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Bagheria: le ville e i palazzi della nobiltà.
Bullet7blu.gif (869 byte) Introduzione.
Bullet7blu.gif (869 byte) L’antica Solunto
Bullet7blu.gif (869 byte) La nascita di Bagheria
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Villa Palagonia
Bullet7blu.gif (869 byte) Villa Valguarnera
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Villa Aragona (detta villa Cutò)
Bullet7blu.gif (869 byte) Altre ville a Bagheria
Bullet7blu.gif (869 byte) La famiglia dei Branciforte
Bullet7blu.gif (869 byte) La famiglia dei Valguarnera

 

Bullet7blu.gif (869 byte) Palazzo Butera a Palermo
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Palazzo Valguarnera-Gangi a Palermo.
Bullet7blu.gif (869 byte) Giuseppe Tomasi di Lampedusa
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Il Gattopardo.
 
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Video su Bagheria
Bullet7blu.gif (869 byte) Video su Il Gattopardo

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       BAGHERIA

          Le ville dell'aristocrazia
     palermitana,
che qui soggiornava
     durante il periodo estivo, oggi a
     Bagheria sono perle di un'unica
     collana fatta di arte e storia e di
     tutto il fascino dell'antica nobiltà
     siciliana.

   
   
     La famiglia dei Valguarnera    
     
     

 
 
 
Scorcio di Villa Valguarnera a Bagheria


 

 
 



 

   Proviene dalla Spagna la famiglia dei Valguarnera. Essa si trasferì, nel XIV secolo, dalla Catalogna in Sicilia. Durante il governo prima degli Aragonesi e poi di quello spagnolo la famiglia velocemente scalò la piramide aristocratica: furono nominati conti nel 1543 e poi principi di Valguarnera dall'imperatore Carlo V. Nel Seicento questa diede origine a due rami: quello dei principi di Valguarnera e quello dei principi di Niscemi.
La famiglia principesca si estinse agli inizi del Novecento nella famiglia Alliata di Villafranca. Quest’ultima è ancora oggi proprietaria di  Villa Valguarnera a Bagheria.


Il ramo dei principi di Valguarnera
Tra le realizzazioni più importanti della famiglia vi è quella dell’edificazione del monumentale Palazzo Valguarnera-Gangi. Il titolo di principe di Gangi era proprio degli eredi dei Valguarnera: i Mantegna di Gangi. Attraverso il matrimonio tra Stefanina Mantegna di Gangi ed il Principe di San Vincenzo, la proprietà del Palazzo è giunta sino all’attuale di Giuseppe Vanni Calvello di San Vincenzo. Se gli eredi di Stefanina Mantegna, non hanno potuto, però, fregiarsi del titolo, Umberto II, ultimo Re dei Savoia e d’Italia, data la grande amicizia con i Mantegna, ha rinnovato il titolo di Principe Vanni Mantegna di Gangi agli ultrogeniti.

Il ramo dei principi di Niscemi
Ultimi eredi del ramo dei principi di Niscemi sono attualmente il principe Corrado Valguarnera di Niscemi e sua cugina Maria Immacolata Romanov, nata Valguarnera, principessa di Russia.
Di questo ramo vanno ricordate due gloriose donne:
Maria Favara, moglie di Corrado Valguarnera, arruolato tra i garibaldini, la quale cucì di sua mano le prime bandiere tricolori della Palermo da essi liberata, e Caterina Tomasi di Lampedusa, sorella idealizzata del principe “astronomo” e madre del “Tancredi” del celebre romanzo “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Ultima a portare il nome dei principi di Niscemi è Maria Carolina Valguarnera Jacquet, nata a Roma nel 1969. Con lei si estingue la storia plurisecolare dei Valguarnera.
Residenza eletta del ramo dei principi di Niscemi è sempre stata villa Niscemi ai Colli, presso Palermo, acquisita dal comune della città nel 1987, e oggi utilizzata come sede di rappresentanza.

 

 
 

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