Proviene dalla Spagna la famiglia dei Valguarnera.
Essa si trasferì,
nel XIV secolo, dalla
Catalogna in
Sicilia.
Durante il governo prima degli Aragonesi e poi di quello spagnolo la
famiglia velocemente scalò la piramide aristocratica: furono
nominati conti nel 1543 e poi principi di Valguarnera
dall'imperatore
Carlo V. Nel
Seicento questa diede origine a due rami: quello dei principi
di Valguarnera e quello dei principi di
Niscemi. La famiglia principesca si estinse agli inizi del
Novecento nella famiglia
Alliata di
Villafranca. Quest’ultima è ancora oggi proprietaria di
Villa Valguarnera a
Bagheria.
Il ramo dei principi di Valguarnera
Tra le realizzazioni più importanti della famiglia vi è quella
dell’edificazione del monumentale
Palazzo Valguarnera-Gangi. Il titolo di principe di
Gangi era proprio degli eredi dei Valguarnera: i Mantegna di
Gangi. Attraverso il matrimonio tra Stefanina Mantegna di Gangi ed
il Principe di
San Vincenzo, la proprietà del Palazzo è giunta sino all’attuale di
Giuseppe Vanni Calvello di San Vincenzo. Se gli eredi di
Stefanina Mantegna, non hanno potuto, però, fregiarsi del titolo,
Umberto II, ultimo Re dei Savoia e d’Italia, data la grande amicizia
con i Mantegna, ha rinnovato il titolo di Principe Vanni Mantegna di
Gangi agli
ultrogeniti.
Il ramo dei principi di Niscemi
Ultimi eredi del ramo dei principi di Niscemi sono
attualmente il principe Corrado Valguarnera di Niscemi e sua cugina
Maria Immacolata
Romanov, nata Valguarnera, principessa di Russia. Di questo ramo
vanno ricordate due gloriose donne: Maria Favara, moglie di
Corrado Valguarnera, arruolato tra i garibaldini, la quale cucì di
sua mano le prime bandiere tricolori della Palermo da essi liberata,
e Caterina
Tomasi di Lampedusa, sorella idealizzata del principe “astronomo” e
madre del “Tancredi” del celebre romanzo “Il Gattopardo” di Giuseppe
Tomasi di Lampedusa.
Ultima a portare il nome dei
principi di Niscemi è Maria Carolina Valguarnera Jacquet, nata a
Roma nel 1969. Con lei si estingue la storia plurisecolare dei
Valguarnera. Residenza eletta del ramo dei principi di Niscemi è
sempre stata
villa Niscemi ai Colli, presso Palermo, acquisita dal comune
della città nel
1987, e oggi utilizzata come sede di rappresentanza.
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