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Bagheria: le ville e i palazzi della nobiltà.
Bullet7blu.gif (869 byte) Introduzione.
Bullet7blu.gif (869 byte) L’antica Solunto
Bullet7blu.gif (869 byte) La nascita di Bagheria
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Villa Palagonia
Bullet7blu.gif (869 byte) Villa Valguarnera
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Villa Aragona (detta villa Cutò)
Bullet7blu.gif (869 byte) Altre ville a Bagheria
Bullet7blu.gif (869 byte) La famiglia dei Branciforte
Bullet7blu.gif (869 byte) La famiglia dei Valguarnera

 

Bullet7blu.gif (869 byte) Palazzo Butera a Palermo
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Palazzo Valguarnera-Gangi a Palermo.
Bullet7blu.gif (869 byte) Giuseppe Tomasi di Lampedusa
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Il Gattopardo.
 
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Video su Bagheria
Bullet7blu.gif (869 byte) Video su Il Gattopardo

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       BAGHERIA

          Le ville dell'aristocrazia
     palermitana,
che qui soggiornava
     durante il periodo estivo, oggi a
     Bagheria sono perle di un'unica
     collana fatta di arte e storia e di
     tutto il fascino dell'antica nobiltà
     siciliana.

   
   
     Villa Valguarnera    
     
     

 
 
 
Prospetto principale di Villa Valguarnera a Bagheria


 

 
 



 

   Poco distante da Palermo, in quella che un tempo fu una “valletta amena”, rigogliosa d’essenze mediterranee, sorge il centro abitato di Bagheria. Questo triangolo di terra, proteso dolcemente verso il mare, lambito dal fiume Eleuterio, un tempo navigabile, intorno alla fine del Settecento, cominciò a popolarsi e ad assumere un assetto urbanistico riconducibile a quello attuale. La nobiltà palermitana, per sfuggire alla calura e all’afa, diede inizio alla costruzione di fastose residenze estive, gareggiando,  come nei palazzi di città, in lusso e ricercatezza.

La pratica della villeggiatura, cominciata già nel periodo arabo e normanno, trovò, nel secolo dei lumi, il suo massimo sviluppo, tanto da concentrare in questa località un elevato numero di ville suburbane, circondate da splendidi giardini. Pur attanagliata dell’abusivismo edilizio, Bagheria riesce ancora a mostrare i suoi tesori, ovvero le sue dimore aristocratiche. Queste “ville di delizia”, a differenza di altre residenze non erano legate alla produttività e pertanto svolgevano prevalentemente un ruolo di rappresentanza. Villa Valguarnera, unica ad aver conservato parte dell’originario giardino, è quella che maggiormente rappresenta queste esigenze del mostrarsi, che si risolve in una spettacolare scenografia barocca.

Per raccontare il giardino di villa Valguarnera non si può prescindere dalla descrizione della sontuosa dimora alla quale è legato e che può essere considerato una sua estensione, un unicum nel quale l’interno si fonde con l’esterno. Unico, infatti, è l’impianto scenografico della villa, alla quale si accede attraverso un lungo viale, oggi alberato da Acacie e da Bouganvillee poggiate lungo il muro di recinzione. Il viale d’accesso, dopo aver subito una brusca deviazione, si apre in un cortile sul quale si affaccia il prospetto principale della villa. Questo corpo accoglie al centro una concavità nella quale si snoda un monumentale doppio scalone, che non solo collega il piano nobile a quello di campagna, ma immette nell’ampio salone delle feste. Da questo grande parallelepipedo, a guisa di semicerchio, partono due imponenti ali, formate da un colonnato in origine destinato a portico, ma successivamente chiuso in modo da realizzare vani di servizio.

 

 
     

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