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Bagheria: le ville e i palazzi della nobiltà.
Bullet7blu.gif (869 byte) Introduzione.
Bullet7blu.gif (869 byte) L’antica Solunto
Bullet7blu.gif (869 byte) La nascita di Bagheria
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Villa Palagonia
Bullet7blu.gif (869 byte) Villa Valguarnera
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Villa Aragona (detta villa Cutò)
Bullet7blu.gif (869 byte) Altre ville a Bagheria
Bullet7blu.gif (869 byte) La famiglia dei Branciforte
Bullet7blu.gif (869 byte) La famiglia dei Valguarnera

 

Bullet7blu.gif (869 byte) Palazzo Butera a Palermo
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Palazzo Valguarnera-Gangi a Palermo.
Bullet7blu.gif (869 byte) Giuseppe Tomasi di Lampedusa
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Il Gattopardo.
 
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Video su Bagheria
Bullet7blu.gif (869 byte) Video su Il Gattopardo

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       BAGHERIA

          Le ville dell'aristocrazia
     palermitana,
che qui soggiornava
     durante il periodo estivo, oggi a
     Bagheria sono perle di un'unica
     collana fatta di arte e storia e di
     tutto il fascino dell'antica nobiltà
     siciliana.

   
   
     Villa Palagonia    
     
     

 
 
 
Particolare dei "mostri" di Villa Palagonia a Bagheria

G.dallorto - 9 Luglio 2006
 




da Wikimedia Commons

 

  La villa, oggi aperta in parte al pubblico, venne fatta costruire da Francesco Ferdinando Gravina, principe di Palagonia, nel 1715. Gli architetti incaricati furono Tommaso Maria Napoli e  Agatino Daidone. Successivamente furono effettuati lavori sulle strutture basse della villa, che l’attorniano, nel 1737, e alle decorazioni sia interne che esterne, nel 1749. La villa è rimasta di proprietà dei principi di Palagonia fino al 1885, quando fu venduta a privati.

La costruzione, attualmente, è conosciuta come “la villa dei mostri”. Ciò si deve alle statue in pietra tufacea d'Aspra, che decorano le costruzioni basse che circondano la villa. "I mostri", tanto caratteristici quanto curiosi, raffigurano varie e misteriose figure, che si mescolano con animali del tutto fantastici e personaggi grotteschi.
 
Il corpo principale della villa è in un unico blocco, privo di corti interne. Nel prospetto, mentre ai due lati si ergono delle strutture quadrangolari, il corpo centrale che li congiunge è curvilineo. Al piano terra, un passo carraio termina in uno spazio ovale cieco, che si ripete al primo piano in un vestibolo, altrettanto ovale. Agli spigoli del primo livello sono situati quattro torrioni. Ma il vero spettacolo è il salone delle feste, ricco di magnifici affreschi e con il soffitto ricoperto da specchi. Sempre al primo piano si trova la cappella privata, una sala da biliardo e le stanze private.
Dal livello di terra si accede al piano nobile tramite una scalinata a doppia tenaglia dal disegno molto mosso, tipicamente barocco, che coinvolge anche le balaustre in pietra che la circondano e i sedili alla base. Sulla parte superiore è posto un attico con decorazioni così alte che nascondono il tetto.

 

 
 

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