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   Cava d'Ispica,
   la Stotia in un canyon
   
 
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Il braccio di San Raineri
 

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 Cava d'Ispica

 

Cava d'Ispica, gioiello incontaminato
L'incredibile isolamento
storico
Necropoli e catacombe
nella Cava
Cristiani e bizantini
Le chiese rupestri
Altre vestigia cristiane
Il castello ed il palazzo

ISPICA
Ispica, Bandiera Blu
Da Spaccaforno ad Ispica
Le Chiese barocche della
ricostruzione
Palazzo Bruno di Belmonte
Le aree naturali costiere
Ispica verista

Video su Ispica
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
       
 
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     CAVA ISPICA      
  
   

       Cava d’Ispica è una vallata fluviale
    ricca di testimonianze storiche di
    millenni, oltre che una zona
    incontaminata, ricoperta da florida
    macchia mediterranea. Ma per le
    aree naturali che contiene, tutto il
    comune di Ispica è
una grande oasi
    intatta. Tutta da esplorare.

   
     Cava d’Ispica, gioiello
    incontaminato
   
     
     

 
 
Ingresso principale del parco della Forza d'Ispica

 


Leandro Distefano
Foto da
Wikimedia Commons








 

 

Cava Ispica è un piccolo universo all’interno dell’altopiano degli Iblei in Sicilia. Prende il suo nome dalla sua caratteristica d’essere una vallata fluviale lunga 13 chilometri, che raggiunge anche i cento metri circa di profondità e più di mezzo chilometro in larghezza.  una zona incontaminata, ricoperta da florida macchia mediterranea. Al suo interno, di tutto. In essa, infatti, si collocano necropoli preistoriche, poi catacombe cristiane, oratori rupestri ed eremi monastici, senza contare le numerose tracce di insediamenti umani, risalenti ad epoche diverse. Posta tra gli abitati di Modica ed Ispica, nella sua parte finale, vicino quest’ultima, essa presenta costruzioni antiche, relazionate al paese omonimo. Abitata sin da epoca preistorica, essa fu abbandonata solo dopo il disastroso terremoto del 1693, che mise in ginocchio tutta la Val di Noto.

Le sue caratteristiche geografiche, geologiche e morfologiche, ne hanno fatto da sempre un sito particolarmente favorevole agli insediamenti umani. Essa è, infatti, posta vicino al mare, ma facilmente difendibile da incursioni esterne. Inoltre, il tipo di roccia calcarea e le ampie gole hanno permesso sia la creazione di nuove grotte che l’uso delle preesistenti. Proprio per tali caratteristiche, l'archeologo Biagio Pace ne ha sottolineato l’interesse archeologico, che ne fanno, in Sicilia, luogo di scavi e ritrovamenti del tutto sorprendenti. Ciononostante, nella cava non sono mai stati condotti scavi approfonditi e scientifici (scavi “a tappeto”) in quanto la sua ricchezza e vastità ne richiederebbe tante e tali campagne archeologiche, da essere economicamente improponibile. Il primo insediamento umano a Cava d’Ispica rimane, perciò, un mistero.

Cava d’Ispica è un mondo a sé stante, che, per la sua floridezza, forma un sito di singolare bellezza paesaggistica, oltre che storica. Il fiume che la percorre da millenni, ha creato la valle e fornito nutrimento a molte specie vegetali, che la ricoprono rigogliosamente. Il fiume nella sua parte settentrionale prende il nome di Pernamazzone, mentre a sud è denominato Busaitone.

La flora presente nella valle è la tipica macchia mediterranea, composta da leccio, platano,  olivo selvatico, euforbia arborea, carrubo e la palma nana. Oltre alle specie naturali, nel corso della storia, essendo la cava abitata, moltissime erano le piante coltivate ad uso alimentare. Con il terremoto di fine Seicento le colture vennero abbandonate, per poi essere riprese dopo qualche secolo. Oggi vi si trovano, quindi, anche alberi da frutta, come nespole, albicocche, pistacchio, melograni, noci e nocciole, e uva da tavola.
La Cava, naturalmente, è anche ricca di animali e varie specie di uccelli. Tra i piccoli animali del sottobosco, si trovano il coniglio selvatico, la volpe, l'istrice e il riccio.
 
 
 

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2013