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Cava d'Ispica, la Storia in un canyon 

Cava d'Ispica, gioiello incontaminato
L'incredibile isolamento storico
Necropoli e catacombe nella Cava
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ISPICA
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CAVA ISPICA    

        Cava d’Ispica è una vallata fluviale
    ricca di testimonianze storiche di
    millenni, oltre che una zona
    incontaminata, ricoperta da florida
    macchia mediterranea. Ma per le
    aree naturali che contiene, tutto il
    comune di Ispica è
una grande oasi
    intatta. Tutta da esplorare.

   

    Necropoli e catacombe
    nella Cava

     
     

 

 

Grotta di Cava Ispica

Leandro Distefano -  
Foto da Wikimedia Commons

 






 Sempre a settentrione della Cava d’Ispica, sono state individuate gran parte delle abitazioni ,risalenti al II millennio a. C. Le tracce comprendono grotte, necropoli, ma anche oratori ipogeici.

La tomba di Baravitadda
Nella zona sono presenti tutte tombe a forno, con soffitto a volta o piatto. Tra di esse si distingue per la decorazione del prospetto una tomba, in particolare, nella contrada Baravitadda. All’ingresso (con forma trapezoidale), infatti, essa presenta nove finti pilastri scavati nella roccia, che la distinguono esternamente dalle altre. Anche all’interno, essa presenta caratteristiche inusuali. E’ composta di due ambienti ellittici: un’anticella e la tomba, vera e propria. In quest’ultima si distinguono la volta a forno e il "thalamos" e una grande nicchia scavata nella parte sinistra dell’ambiente. Evidentemente, la tomba doveva trattarsi della sepoltura di un personaggio molto importante della sua collettività. Nelle vicinanze, infatti, sono state rinvenute tracce archeologiche di un villaggio e vari utensili d’osso.

Le catacombe di Larderia
Sempre nella zona nord della Cava, facente parte di un vasto complesso sepolcrale, sono state riportate alla luce le catacombe dette “Larderia”. Esse, dopo quelle di S. Giovanni a Siracusa, sono le più grandi scoperte in Sicilia: ben 500 metri quadri, e oltre, di estensione. Detta catacomba, presenta un ampio vestibolo d’ingresso, da cui si dipartono tre cunicoli. Quello centrale, di dimensioni maggiori degli altri due, è lungo circa 40 metri, completamente scavato nella roccia. La sua realizzazione fu portata avanti in tre periodi storici differenti.
Nella sua prima parte, dodici metri di lunghezza per due di larghezza, presenta diverse serie di nicchie orizzontali. La seconda parte del corridoio centrale consiste in una grande stanza, organizzato in gruppi sepolcrali, formati da piccoli corridoi, che si intersecano tra loro, per poi sfociare sempre nel corridoio centrale. I sepolcri dentrali, posti sopra piattaforme, si collegano alla volta della grotta con colonne sbozzate, ad uso statico della copertura. Il terzo tratto del corridoio centrale è il più significativo (fu l’ultimo eseguito). Esso dimostra, infatti, una maggiore cultura estetica. In questo si trovano grandi e pesanti sarcofagi rialzati, inseriti in nicchie adiacenti, che si snelliscono attraverso l’uso di colonnine e piccole aperture ad arco tondo od ogivale.
Gli altri due corridoi, che si dipartono dal grande vestibolo, uno a destra e l’altro a sinistra, si distinguono tra di loro per la loro fattura. Quello di sinistra ha pianta irregolare e i loculi sono disposti su piani orizzontali completamente diversi. La creazione disordinata rivela un suo uso più tardo. Il corridoio di destra, invece, si confà al primo tratto di quello centrale. Possiede cinque file parallele di loculi sul lato sinistro e una serie di celle su quello destro, oltre a due preziosi "arcosoli polisomi", posti in fondo.

Le catacombe di San Marco
A sud, nella parte terminale della Cava è situato un altro cimitero ipogeico. In esso è collocata la catacomba di San Marco. Organizzata con un ampio vestibolo, da questo si dipartono due corridoi. Quello, tuttavia, di sinistra è del tutto secondario, mentre l’altro, il principale, misura ben 40 metri, tutti scavati nella roccia. Ai lati di questo si aprono più tombe in successione. Nella sua parte terminale, il corridoio si allarga presentando, al centro, due tombe a “baldacchino”. La piccola sala è illuminata da tre lucernari. E’ stato calcolato che l’intera catacomba contenga circa 250 sepolture.
Poco lontano dalla catacomba di San Marco, si trova un’altra piccola catacomba, probabilmente collegata ad una comunità rurale, che risalirebbe al IV e V secolo d.C.

 
 

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