Nella parte settentrionale della Cava, sono state
individuate grotte preesistenti, alcune delle quali furono
trasformate, durante il periodo del primo cristianesimo, in spazi
rituali. E’ il caso della cosiddetta Grotta della Signora.
Inizialmente, doveva trattarsi di una tomba a tholos, deducibile
dalla strana volta a cupoletta. La grotta, di cui si era persa
memoria, fu riportata alla luce nel Novecento. Era stata quasi
occlusa da materiale alluvionale e di riporto. Dagli scavi furono
rinvenuti parecchi pezzi di coccio. Si è ipotizzato, quindi, il suo
uso rituale (ma le pareti non presentano disegni) o abitativo. Le
ricerche, tuttavia, non sono mai state completate. Non si ha,
perciò, notizia di eventuali loculi.
Posta al di sotto della
Grotta della Signora, su di un piccolo poggio, è collocata la grotta
di San Nicola. La grotta + di metri 4 per 4,50 circa. L’attribuzione
si deve a delle raffigurazioni parietali, tra le quali quella del
santo, fornita di iscrizione. Esiste anche l’immagine della Madonna
con Bambino, tanto che la grotta è denominata da alcuni come
Santuario della Madonna. I dipinti (in buone condizioni) dovrebbero
risalire all’età bizantina. Sul pavimento è collocata una piccola
fossa, forse a scopo battesimale.
Tracce di pitture parietali
sono state rinvenute, similmente, nella “Grotta dei Santi”, chiamata
così proprio per la raffigurazione, d’epoca bizantina, di 36 santi.
Gli affreschi, però, sono in cattive condizioni. Sui muri sono
presenti anche iscrizioni in greco. La grotta fu localizzata
nelle ricerche archeologiche di Paolo Orsi, che diede il nome alla
basilissa (una figura femminile), che rappresenterebbe (a suo dire)
o Santa Lucia o Sant'Elena.
Nei pressi della chiesa di San
Nicola, verso Contrada Cannizzara, si trovano i resti dell’unica
costruzione (oggi diroccata) della Cava d’Ispica. E’ la cosiddetta
chiesetta bizantina di San Pancrati. Di questa rimangono blocchi di
calcare tenero a segnare le dimensioni e l’organizzazione del
piccolo tempio sacro. Da questi, si suppone fosse a tre absidi e con
una pavimentazione in uguale calcare tenero.
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