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La cucina di strada nella tradizione siciliana

Dalla strada al fast food
Per le vie di Palermo
Le tante "pizze" siciliane

Gli arancini
Fritti e friggitorie
Le focacce: la scàccia
Le focacce: la scacciata
Tra pizzerie e rosticcerie
La cucina povera tradizionale
Il pane con la meusa
La càlia e la simenza

Video sulla Cucina di strada
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     LA CUCINA DI STRADA
    

        Rosticcerie, friggitorie, pizzolerie,
    tutte attingono dalla cucina di strada
    della tradizione, molto viva a Palermo.
    Scopriamo questa cucina popolare
    alternativa in Sicilia.

   

    Le focacce: la scacciata

     
     

 

 

Scacciata siciliana tipica della Cucina siciliana

G.Melfi  - settembre 2010
Foto da Wikimedia Commons

 






 Questa specialità da forno siciliana, che gli isolani chiamano anche cuddura, è molto imitata nel meridione, nella versione del calzone, sicuramente di grande successo. La scacciata in Sicilia viene associata, molto spesso, a feste invernali.
Il suo nome deriverebbe dal castigliano popolare, e stà per molyo schiacciata, qual è il suo aspetto. Essendo, sostanzialmente, pane riempito di qualcosa, viene chiamato impanata a Palermo.

Nasce nella cucina povera, ripiena con grande semplicità di broccoli, cavolfiori e patate, formaggio tuma e olive nere. Creata alla fine del Seicento e diffusa, evidentemente, con un passaparola, divenne, ben presto, cibo tradizionale popolare. Era un cibo semplice a base di pane, verdure e carne, ma molto spesso, era ripieno con gli avanzi di pasti precedenti, come quelli festivi. La sua diffusione si accrebbe quando, nel 1763, Moncada, principe di Paternò, lo richiese per il suo pranzo natalizio. Tuttora la scacciata fa parte del menù di Natale tradizionale, in molte zone siciliane. Molto diffuso, esso è commercializzato ovunque, in tante varianti, ma sempre a livello artigianale. Nelle "tavole calde", infatti, è una delle ricette base, che, oltre al periodo festivo, queste offrono quotidianamente. Quindi il suo consumo è divenuto usuale.

Essendo pane riempito con verdure (solitamente), l’elemento base è la pasta di pane ben lievitata. Questa va stesa su una teglia di forma ovoidale. Generalmente vengono contenuti al suo interno broccoli, cavolfiori, patate lesse e carne speziata (salsiccia o brasato di manzo). Il ripieno va preparato il giorno prima e lasciato a riposare, in modo di far perdere alle verdure bollite l’acqua in eccesso. Alle verdure, a volte, si aggiunge della besciamella, preparata con il latte. Il tutto viene messo in frigo.
Il ripieno ottenuto si dispone sul pane della teglia, e a suo valya viene ricoperto con un altro strato di pane lievitato. La superfice va bucherellata e spennellata con tuorlo d'uovo. Indi la pizza va messa in forno, fino a fargli prendere un colore bronzeo-dotato. Fatta raffreddare alcune ore, va semplicemente porzionata e servita. E’, per il suo alto valore calorico, un buon piatto unico.

 
 

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