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La strana evoluzione delle ferrovie siciliane 

Le ferrovie in Sicilia
Il binomio zolfare-ferrovie
L'ottica d'esercizio attuale
L'errore dello scartamento ridotto
La rete ferroviaria scomparsa
Gli imprenditori di Sikelia
La ferrovia Circumetnea
La ferrovia Agrigento-Licata
La ferrovia Lercara-Magazzolo
La stazione di Dittaino
La stazione di Porto Empedocle

Le zolfare siciliane

Video sulle ferrovie siciliane
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LE FERROVIE SICILIANE DEL PASSATO

          La grande produzione di zolfo,
    in Sicilia, richiese la costruzione di
    linee ferroviarie, allora
    all’avanguardia, per esportarlo.
    Fu realizzata una fitta maglia di
    strade ferrate, Di questo
    sorprendente passato rimane poco.

   

     La stazione di Dittaino

     
     

 
 

Stazione di Bivona in una foto d'epoca 

Foto da Wikimedia Commons

 






 

La stazione è collocata nella valle del Dittaino (sul fianco sud del fiume omonimo), ad un'altitudine che si aggira sui  280 m s.l.m., nella provincia di Enna.
La denominazione in origine era “stazione di Assoro”. Tuttavia era ubicata in aperta campagna. Quando fu realizzata la linea a cremagliera proprio con Assoro (nel 1918), la stazione divenne  “di Dittaino”, dall’omonima località, dove si trovava.

Posta sulla linea della ferrovia Palermo-Catania, la stazione di Dittaino, aveva, nell’Ottocento, una grande importanza strategica. Era, infatti, un punto di diramazione per Assoro, Leonforte  e Piazza Armerina, oltre che per la città di Enna. Le
due linee ferroviarie, che vi si incrociavano, erano a scartamento ridotto.
La sua posizione nella vallata, inserita nella linea Palermo-Catania, permetteva contemporaneamente il servizio a più zone, dove sorgevano grandi miniere di zolfo, quali di Agira, Assoro, Leonforte, Valguarnera e Piazza Armerina. Tra le miniere più grandi e importanti che vi si relazionavano c’erano quelle
di Grottacalda e Floristella e quelle di Sant'Agostino. Anche il tratto di collegamento di quest’ultima con la stazione fu realizzato dall’imprenditore inglese Robert Trewhella.
Nel 1912, v
enne aperto il primo lotto  della linea, a scartamento ridotto, tra Piazza Armerina e la stazione di Dittaino. In seguito fu completata la tratta con Piazza Armerina e Caltagirone.

La stazione mantenne per molti anni la centralità delle varie linee che serviva, sia per il traffico merci che per quello viaggiatori. Tutti i treni fermavano alla stazione, compresi i rapidi.
Dal 1971, dopo aver perso notevolmente di importanza, la stazione fu raccordata tramite una linea privata di autobus con i paesi di
Valguarnera, Barrafranca e Piazza Armerina. Ciononostante, dagli anni settanta, le infrastrutture dell’area della stazione (e del suo scalo merci) sono state utilizzate come raccordo in una piccola area industriale, fatta di industrie, case, elementi commerciali e stabilimenti vari. E’ la nuova area industriale di Dittaino, che, in pratica, fa parte di quella, più ampia, di Enna.

 
 

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