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A dimostrazione della convergenza di interessi
tra imprenditori zolfiferi e ferroviari, possiamo citare l’attività
del
cavaliere Robert Trewhella. Egli aveva esordito con la costruzione
di un lotto centrale della ferrovia Palermo-Catania, insieme alla
relativa stazione di
Villarosa, nel 1876. Successivamente eseguì
la Ferrovia Circumetnea, tuttora in esercizio.
In
questa “rinascita” siciliana, Trewhella divenne concessionario delle
miniere zolfifere Gaspa e Respica (ed altre) poste
nella Sicilia centrale,
distribuite nelle provincie sia di Enna che di Caltanissetta.
Cosicché, nel 1908, creò a Catania la Società Anonima Esercizio
Miniere ed Industrie Zolfi, detta, brevemente, Sikelia. Con lui
comparteciparono il figlio Alfredo Percj, Giovanni Trewhella ed
Edward Thrupp. Fu nominato amministratore della società Carlo Sarauw.
Poiché miniere e ferrovie andavano di pari passo, il gruppo
realizzò una piccola ferrovia, a scartamento ridotto (denominato
decauville), collegata alla stazione di Villarosa. Lo zolfo veniva
caricato su treni merci e trasportato a Catania, alle raffinerie e
agli stabilimenti di lavorazione, per poi essere esportato tramite
lo stesso porto della città. Il tratto ferroviario, che prese il
nome di ferrovia Sikelia,
collegava le zolfare
di Respica-Pagliarello con la stazione di Villarosa. La linea
ferroviaria attraversava una zona dove oggi si trova il Lago
Morello, che fu realizzato solo nell’ultimo dopoguerra. Tra le
innovazioni, l’uso di piccoli carri ribaltabili in metallo, che
eseguivano, con semplicità, il travaso del minerale su altri carri.
La stazione di Villarosa
La
stazione di Villarosa faceva parte del più ampio progetto
formulato dalla Società Vittorio Emanuele, a cui
succedette la Società per le Strade Ferrate della Sicilia,
denominata Rete Sicula. Essa prevedeva, in un quadro
più vasto (cioè la Catania-Palermo), la costruzione della linea
Palermo-Agrigento, connessa alle aree centro-orientali siciliane
(che possedevano le principali zolfare), a loro volta, collegate a
Catania, dove esistevano le relative industrie di trasformazione.
La piccola, ma importante, stazione, fu inaugurata pressochè nel
1876, con i tratti ferroviari di Pirato-Villarosa, che conduceva
alla stazione di
Enna, e con la tratta che portava alla stazione di S.Caterina Xirbi,
cioè la Stazione di Caltanissetta Xirbi. Essa rappresentava,
quindi, il punto nodale del trasporto minerario della Sicilia. Su di
essa poggiavano numerosissime miniere. Per nominare solo le più
importanti, citiamo: le zolfare di Gaspa-La Torre,
Pagliarello, Santo Padre, Garciulla.
Tra i collegamenti di
riferimento ricordiamo, appunto, la
ferrovia Sikelia.
I collegamenti ferroviari che passavano per la
stazione di Villarosa, necessariamente facevano sosta in essa.
Questo perché il successivo tratto, che portava ad Enna, era
caratterizzato da una
forte pendenza. Per superarla ai convogli veniva aggiunta una
locomotiva a vapore di spinta, cioè posta alla fine del treno
stesso.
La stazione, come visto, rivestiva una grande
importanza sia per i treni merci che per quelli viaggiatori. Negli
anni cinquanta e sessanta, con la chiusura progressiva di tutte le
zolfare siciliane, Villarosa si mise in luce per un nuovo tipo di
trasporto. Soprattutto i minatori, ma anche gli altri, rimasti senza
lavoro e prospettive, furono costretti ad emigrare verso le miniere
del Belgio. Tutta l’area di Villarosa registrò, quindi, un deciso
spopolamento.
Finita l’utilità della stazione, si
prospettava un fatale abbandono e dismissione. Come capita a volte,
la fantasia e il coraggio di un solo uomo, portò al salvataggio
della struttura. Il capostazione di Villarosa, infatti, decise di
trasformarla in un piccolo museo. Oggi è visitabile un museo
etnografico, posto all'interno di
alcuni vagoni, non
più demoliti, ma rivitalizzati dall’esposizione. La
stazione, attualmente, è collegata al paese da una linea di autobus.
Turisti in visita,
gite scolastiche e la semplice curiosità e affezione, popolano il
piccolo museo di Villarosa, che rappresenta un buon modo di
impiegare la giornata
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