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Dal palazzo Reale - fatta diversione verso la piazza della Pinta, vista più oltre la chiesa di San Giovanni degli Eremiti fondata da re Ruggiero e bellissima costruzione a cupole basse, di carattere arabo, così che pare una moschea convertita in tempio cristiano; vista anche la chiesa di San Benedetto di Monte Oliveto, dove si custodisce una copia dello "Spasimo di Maria", di Raffaello, eseguita dallo Spagnoletto - si ritorna verso il centro della città, avendo occasione di vedere la torre di San Nicola, pregevolissimo avanzo delle molte torri normanne che difendevano le varie parti dell'antica Palermo; il palazzo Federico, dove sono avanzi di costruzioni medioevali; la chiesa di Santa Chiara eretta nel 1344 ricostruita nel 1678, decorata da uno dei migliori dipinti del Morrealese ; la piazza Ballarò, così detta perché un tempo vi tenevano mercato gli ortolani di Balharò, villaggio saraceno situato dove trovasi ora Monreale; la casa Professa dei Gesuiti, nell'interno ricca di ornamenti marmorei e di affreschi, e, nello stesso fabbricato, la biblioteca Comunale, importantissima (possiede tutte le opere che concernano la Sicilia, siano esse pubblicate nell'isola o fuori. Tra i suoi volumi (circa 150.000) vi sono molte edizioni aldine e bodoniane, e molte rarità bibliografiche per esempio, tutte le opere di Federico il Grande re di Prussia, raccolte in 22 volumi e donate dallimperatore Guglielmo. Vi si osserva una copiosa raccolta di ritratti di uomini illustri siciliani ed una ricca collezione di monete arabe. Il professore Filippo Parlatore le lasciò la propria biblioteca, che situata in locale a parte vi perpetua la memoria dellillustre scienziato. Questa biblioteca possiede da qualche tempo lantica chiesa di San Michele Arcangelo, la quale tramutata in sala di libri, contiene tutto ciò che è relativo all'archeologia.). Gli edifici religiosi si assiepano dappertutto: cosi si trovano qui a poca distanza altre due chiese, Sant'Orsola e San Nicolò da Tolentino, quest'ultima con annesso convento, ora occupato dall'Archivio Comunale. E la stessa Università, di fronte alla piazza Bellini, è insediata in una ex casa di Teatini: come istituto, si raccomanda per i suoi gabinetti di fisica e di chimica, per gli annessi musei di zoologia, di geologia, di mineralogia e di paleontologia. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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