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   Viaggio in Sicilia: Palermo '800
    
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  Viaggio in Sicilia
    PALERMO '
800
 

Per saperne di più  

 
   
 
   Visitando la città, le sue   
   strade, i monumenti
   
     
     

 

 

Palermo, Sacrario di Santa Rosalia: il prospetto incastrato tra le rocce.

 

 








 

E le escursioni al monte Pellegrino, - tante volte nominato? Le si fanno uscendo da porta San Giorgio e prendendo una carrozza, oppure accontentandosi d'inforcare la groppa d'un asinello. Tre chilometri di strada conducono alle falde del monte; nella salita s'impiega poi da un'ora ad un'ora e mezza, e

dolce è salire, ne la salmodia
de la scalza ciurmaglia zingaresca,
al sacrario di Santa Rosalia:

dolce perché la strada, serpeggiante sul fianco della montagna, e selciata o formata di solide arcate somiglianti a quelle d'un acquedotto romano, e soprattutto perché, a misura che si sale, il panorama cambia, si amplia, si abbellisce sempre più. Sul monte Pellegrino si barricò Amilcare Barca, nella prima guerra punica, e diede matassa da dipanare ai Romani per tre anni; a completare la celebrità del monte provvide poi l'angelo che si prese la briga di trasportarvi santa Rosalia, perché vi dimorasse in una grotta e vi stesse a pregare per tutta la vita, nel frattempo operando miracoli, dei quali già sappiamo abbastanza per non aggiungere altro.

La grotta, ammasso di bizzarre stalattiti fu, non occorre dire, convertita in santuario, e questo ha il prospetto incastrato fra due alte rocce; più oltre, sono raggruppati alcuni tuguri, davanti ai quali pascolano le capre, ed in lontananza, sopra una spianata sassosa, si erge una gigantesca statua della santa, alla quale, anni sono, un fulmine irriverente spaccò la testa.
Santa Rosalia è sempre in auge, e le feste che le si fanno in luglio, per quanto più modeste d'una volta, sono tuttavia una gran sicumera, una gran pompa.

PA Grotta S Rosalia

Sacrario di Santa Rosalia: preghiere all'interno della grotta

Un particolare d'altro genere: il monte Pellegrino è frequentato dai cacciatori che vanno in cerca di quaglie.
Con ciò abbiamo raccolto gli elementi necessari per essere persuasissimi che Palermo, in materia di cose interessanti, ne offre ad esuberanza e che il viaggiatore, nel farvi temporaneo soggiorno, vi si deve necessariamente divertire. Palermo, abbiamo detto, è una città seria, ma ciò non toglie che vi si possa trovare tutto lo spasso possibile, non restando che l'imbarazzo della scelta fra i caffè, i teatri, le passeggiate romantiche, le gite sul mare, le visite alle rovine sparse nelle località vicine. Il porto di Palermo non è dei più vasto, né troppo sicuro, ma è il primo dell'isola per il suo movimento, tanto anzi che, per il traffico, Palermo può gareggiare con molte città del continente.
Superfluo aggiungere poi che di istituti d'ogni natura è largamente provveduta, come può esserlo non solo un capoluogo di provincia, ma una città di primo ordine. Inoltre vi hanno sede i consolati dell'Argentina, del Belgio, del Chili della Danimarca, della Francia, della Germania, della Granbretagna, di Monaco, dei Paesi Bassi, del Paraguay, del Portogallo, della Romania, del Salvador, della Spagna, degli Stati Uniti, della Svizzera, dell’Uruguay, del Venezuela. Palermo, infine, dà il nome ad un compartimento marittimo, che comprende il circondario marittimo di Cefalù e il proprio, da Castellamare del Golfo, inclusivo, a Termini Imerese, inclusivo, comprese 1'isola delle Femmine e l'Isola d'Ustica. L'Isola delle Femmine si trova a sedici chilometri nord-ovest da Palermo e a un chilometro dalla costa: ha territorio fertile, coltivato a frutta, ed è abitata da circa 1900 anime. - Ustica è assai più lontana, cioè a centodieci chilometri nord nord-ovest da Palermo; essa pure fertilissima, è quasi divisa in mezzo da tre monti. Capoluogo ne è il villaggio di Santa Maria, con un piccolo porto. Abitanti 1800. Ustica fu abitata dai fenici poi da coloni romani. E’ di natura vulcanica, e il geologo può studiarvi interessanti caverne.
 
 

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