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In condizioni sempre peggiori il castello è arrivato fino al 1958,
anno in cui l'edificio è stato dichiarato pericolante. A partire
dall’anno successivo i lavori di restauro da parte delle
Sovrintendenze di Siracusa e di Catania, lo hanno reso fruibile dal
pubblico grazie all’istituzione di un Museo. Dal 1999 il Museo è
passato sotto la cura dell’assessorato per i Beni culturali e
ambientali della Regione Siciliana, che ne ha avviato un progetto di
riorganizzazione e un nuovo allestimento. Nelle sue sale si possono
ammirare i reperti di una storia millenaria, che richiama alla
memoria la città sicula del Mendolito e quella che si sviluppò con
l’integrazione dei coloni greci o meglio della “greca” Siracusa
sotto il tiranno Dionisio il vecchio. Questa integrazione fra popoli
diversi, per cultura, per religione, è testimoniata dal nome stesso
della città, che d’allora fu chiamata Adranon, in onore del dio
siculo Adranos, venerato in questi luoghi da tempo immemorabile. |
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