Zichichi
opera, soprattutto, nel campo della fisica delle particelle
elementari. Ma è conosciutissimo
al vasto pubblico, per la sua attività di divulgatore di scienza,
con
presenze televisive, che mirano ad aumentare l’attenzione dei media
sul mondo scientifico. Autore,
anche, di numerosi libri e saggi, egli,
che si dichiara credente,
ha sempre sostenuto l'assenza di contrasti tra la scienza e la fede,
tesi alternativa al pensiero di molti suoi colleghi. Non stupiscono,
quindi, le aspre critiche al suo libro
Galilei, Divin Uomo,
dove analizza le vicende del processo a Galileo Galilei,
negando
l'esistenza di uno scontro tra
lo scienziato (la
scienza)
e
la
Chiesa cattolica,
e la
contrapposizione,
in genere, tra i due ambiti. In un libro,
tra i suoi più venduti, Il
Vero e il Falso (2002) porta avanti la sua battaglia parallela
contro l’astrologia e le superstizioni in particolare, come quelle
legate alla numerologia, molto diffuse. Le sue tesi “da
credente”, lo hanno portato a criticare la stessa teoria
darwiniana
dell'evoluzionismo,
che non avrebbe prove scientifiche né matematicamente, né
biologicamente, nè paleontologicamente. Egli sostiene che la teoria
di Darwin sia, piuttosto, basata
su un atto di 'fede' nella non esistenza di
Dio,
così carente di prove scientifiche da abbondare di anelli
mancanti e passaggi miracolosi. Così come con Darwin,
Zichichi critica le teorie creazioniste. Nel suo libro Perché io
credo in Colui che ha fatto il mondo, egli contrappone a queste
una diversa visione, perché se esistano prove dell'evoluzione delle
specie viventi (e anche dell'uomo) non è dimostrato che siano solo
il prodotto di un’evoluzione biologica, né prova dell'evoluzione
delle specie, così come detto. Lo scienziato trapanese sostiene,
infatti, contrariamente alle teorie dell'evoluzione della specie,
che tutte le forme di vita presentano elementi di complessità
contemporanee e in una forma subito perfetta, questo per permettere
all'organismo (o una parte di esso) di esistere. Zichichi, cioè, non
vede alcuna contraddizione fra le concrete scoperte scientifiche e
l'esistenza di un Creatore, o “disegno intelligente”. In
quest’ultimo libro (Perché io credo in Colui che ha fatto il
mondo) Zichichi
scrive: “Nata
con un atto di Fede nel Creato, la Scienza non ha mai tradito il Suo
Padre. Essa ha scoperto - nell'Immanente- nuove leggi, nuovi
fenomeni, inaspettate regolarità, senza però mai scalfire, anche in
minima parte, il Trascendente.”
La comunità scientifica, in gran parte, non condivide la visione
dello scienziato, sostenendo che le le teorie evoluzionistiche
sarebbero comprovate da numerose prove sperimentali, in varie
discipline scientifiche come la
biologia
molecolare, la paleontologia e la genetica, e da molte leggi
scientifiche documentate (ad esempio il principio di entropia).
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