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ERICE E LA GRANDE SCIENZA IN SICILIA.
Bullet7blu.gif (869 byte) Introduzione
Bullet7blu.gif (869 byte) Erice nell’antichità classica.
Bullet7blu.gif (869 byte) Un medioevo generoso e prospero.
Bullet7blu.gif (869 byte) La Struttura difensiva ericina.
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Santuario di Venere Ericina.
Bullet7blu.gif (869 byte) Da Venere alla Madonna di Custonaci.
Bullet7blu.gif (869 byte)
La Chiesa Madre di Erice.
Bullet7blu.gif (869 byte) Erice, città di importanti manifestazioni.

Bullet7blu.gif (869 byte) Il Centro scientifico “Ettore Majorana”.
Bullet7blu.gif (869 byte) Zichichi e la fisica subnucleare.
 

Bullet7blu.gif (869 byte) Zichichi divulgatore
di scienza.

Bullet7blu.gif (869 byte) Il siracusano Archimede.
Bullet7blu.gif (869 byte) Archimede ingegnere e inventore.
Bullet7blu.gif (869 byte) Archimede scienziato.
Bullet7blu.gif (869 byte) Ettore Majorana: biografia
di un genio.
Bullet7blu.gif (869 byte) Il mistero sulla fine di Majorana.


Bullet7blu.gif (869 byte) Video su Erice.
Bullet7blu.gif (869 byte) Video
su Ettore Maiorana
 

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ERICE
    
    Ad Erice si celebravano i riti
     religiosi degli Elimi conosciuti in
     tutto il Mediterraneo. Oggi vi si
     svolgono convegni e seminari
     scientifici di livello internazionale.
   
     Archimede ingegnere
      e inventore
.
   
     
     

 
   

"Vite di Archimede" nel parco cittadino di Bonndorf


 

 




da Wikimedia Commons

 

Molte delle macchine inventate dal siracusano sono contenute nei testi degli storici Polibio, Tito Livio e Plutarco utilizzate nell’assedio romano alla città siciliana durante la seconda guerra punica. Tra queste la manus ferrea, un artiglio meccanico che riusciva a rovesciare le navi nemiche, e diverse armi da getto perfezionate da Archimede. Galeno, molto più tardi ci riporta l’invenzione degli specchi ustori, lamiere concave che riflettevano i raggi del sole sulle navi romane, incendiandole.
Un’altra macchina, particolarmente ingegnosa, attribuita al genio di Archimede è l’orologio ad acqua. Basato su un flusso d’acqua, reso costante da rubinetti e galleggianti, la complessa invenzione permetteva di misurare il passare di dodici ore. Veniva azionata alle sei del mattino e terminava alle sei del pomerigio. Essa permetteva di misurare, in sostanza, il tempo lavorativo quotidiano, legato al sorgere e al tramontare del sole. Va sottolineata la sua intuizione d’interpretare il tempo come grandezza fisica e non soltanto come consuetudine pratica.
Un’altra invenzione a lui legata, di cui ci parlano Ateneo e Diodoro Siculo
, è quella del meccanismo per il pompaggio dell'acqua legata alla vite, ancora chiamata vite di Archimede, che permise, per molti secoli, l'irrigazione dei campi coltivati.
Ateneo, Plutarco e Proclo
, invece, ci riportano della fantascientifica nave, completa di equipaggio e carico, che si muoveva grazie ad un uomo solo: la famosa Siracusia. In realtà la probabile esagerazione ci dimostra quanto fosse stimato il genio di Archimede e quanto avanti erano le sue ricerche sulla maccanica, che avrebbero potuto permettergli la costruzione di tecnologie, che sfruttavano, proprio,  il vantaggio meccanico.

 

 
 

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