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ERICE E LA GRANDE SCIENZA IN SICILIA.
Bullet7blu.gif (869 byte) Introduzione
Bullet7blu.gif (869 byte) Erice nell’antichità classica.
Bullet7blu.gif (869 byte) Un medioevo generoso e prospero.
Bullet7blu.gif (869 byte) La Struttura difensiva ericina.
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Santuario di Venere Ericina.
Bullet7blu.gif (869 byte) Da Venere alla Madonna di Custonaci.
Bullet7blu.gif (869 byte)
La Chiesa Madre di Erice.
Bullet7blu.gif (869 byte) Erice, città di importanti manifestazioni.

Bullet7blu.gif (869 byte) Il Centro scientifico “Ettore Majorana”.
Bullet7blu.gif (869 byte) Zichichi e la fisica subnucleare.
 

Bullet7blu.gif (869 byte) Zichichi divulgatore
di scienza.

Bullet7blu.gif (869 byte) Il siracusano Archimede.
Bullet7blu.gif (869 byte) Archimede ingegnere e inventore.
Bullet7blu.gif (869 byte) Archimede scienziato.
Bullet7blu.gif (869 byte) Ettore Majorana: biografia
di un genio.
Bullet7blu.gif (869 byte) Il mistero sulla fine di Majorana.


Bullet7blu.gif (869 byte) Video su Erice.
Bullet7blu.gif (869 byte) Video
su Ettore Maiorana
 

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ERICE
    
    Ad Erice si celebravano i riti
     religiosi degli Elimi conosciuti in
     tutto il Mediterraneo. Oggi vi si
     svolgono convegni e seminari
     scientifici di livello internazionale.
   
     Da Venere alla Madonna
      di Custonaci.
   
     
     

 
   

Chiesa di Custonaci

Anto918 - 13 Marzo 2009
 

 




da Wikimedia Commons

Con la diffusione del Cristianesimo, tutte le pratiche religiose di tipo pagano furono sostituite da quelle cristiane. Più o meno la stessa sorte toccò agli edifici sacri precedenti, i templi. Molti di questi caddero in rovina e molti furono sostituiti con la costruzione di chiese. Il culto della Vergine Assunta ebbe, anche inizialmente, una grande diffusione.
Si narra che papa Liberio inviò, affinchè la venerassero, una bellissima effigie della Vergine in dono agli Ericini. L’opera presentava una stella sulla fronte, per cui denominata di Nostra Signora della Stella. Il simulacro andò perduto durante un saccheggio subito dalla cittadina nel XII secolo. Almeno questo asserisce il Guarnotti.
La stranezza era che, dopo secoli, molte persone si recavano in agosto ad Erice, facendo perdurare la tradizione pagana, questo fino a tutto il XV secolo. Gli ecclesiasti concessero speciali indulgenze a coloro che, nel mese di agosto, avessero preso parte attiva alle importanti festività dedicate alla Madonna. Dal 1580, tali celebrazioni ebbero sempre luogo nel mese di Agosto.

Un’altra leggenda racconta come un galeone, diretto ad Alessandria, naufragò presso San Vito. Si salvò dal mare solo un quadro della Vergine con il bambino, approdato sulla spiaggia del Buguto di Custonaci. Fu costruita per la sua venerazione, presso, appunto, Custonaci, una cappella che lo ospitasse, che ben presto, per le sue notevoli virtù taumaturgiche dimostrate, si trasformò in Santuario. I miracoli fecero diminuire l’attrazione verso ogni manifestazione di carattere pagano e si pose al centro di un’intensa devozione. Le rinnovate feste di Mezzo Agosto (il «Festino») raggiungevano l’apice con la processione di penitenza alle nove croci (ora murate nell'esterno del Duomo lungo la parete meridionale) e una grande fiera. In un documento del Cinquecento si attesta l’enorme seguito che aveva questa festa.
Da ogni parte dell’isola arrivavano al Santuario di Custonaci fedeli in pellegrinaggio per chiedere grazie o per rendere preghiere. La Madonna, eletta a protettrice, in occasione di calamità o di siccità veniva trasportat,a con un ben preciso cerimoniale, al Duomo di Erice, affinchè i fedeli riuniti chiedessero la grazia. Ottenutala, l’Immagine sacra tornava alla sua sede di Custonaci.
Nelle grandi feste sacre d’agosto finirono per confluire i riti pagani delle Anagogie e Katagogie, confondendosi con i rituali cristiani e scomparendo nella memoria popolare. Terminarono le donazioni di decime di frumento per il santuario della Venere Ericina, e presero il loro posto pie elemosine per incentivare la solennità e la ricchezza del «Festino» di mezzagosto.

 

 
 

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