Nella
storia universale, redatta dallo
storico greco Diodoro Siculo, si cita Modica. Il brano narra di Dione,
che partito da Eraclea Minoa, si recò a Siracusa, per
conquistarla e divenirne titanno nel 357 a.C. Durante il viaggio
arruolò diverse milizie, presso i
Camarinesi ed i
Motycei. Silio Italico, invece, nella narrazione della II
Guerra Punica (nel poema Punica), parla di Noto e Modica come
alleati di Siracusa contro l’esercito romano (nel 213-212 a.C.).
Unitamente alla conquista di Siracusa avvenne anche quella delle due
città citate. Sotto i Romani, Modica divenne una città decumana,
ma viene anche citata come città stipendiarie dei
Romani da Plinio il
Vecchio. Il fiume Mothukanus
è riportato dal geografo greco-alessandrino Tolomeo. Le
vicende della Sicilia (e quelle di Modica) si intrecciano con quelle
di Cicerone. Famosa è la causa di
quest’ultimo contro
il propretore
Caio Verre. Ben 66
città siciliane, affidarono a Cicerone la causa contro di lui
(e il suo esattore Teomnasto), per aver dissanguato la Sicilia in un
triennio, che va dal 73 al 71 a.C. Con due orazioni (riportate nelle
Verrine), tenute al
Senato da Cicerone,
nel 70 a.C., la causa fu vinta, mandando Verre in esilio volontario.
Grazie agli scavi effettuati dall’archeologo Paolo Orsi agli inizi
del Novecento, si è dimostrata la presenza di una piccola comunità
cristiana nell’area di Modica in epoca romana.
Nella
Cava
Ispica, si trova, infatti, la cosiddetta Grotta dei
Santi, detta in tal modo per le raffigurazioni di 36 Santi
cristiani. Sono martiri modicani i Santi Fanzio e Deodata, che
vennero uccisi a Siracusa nell' anno 304.
Santa
Deodata è tumulata nelle Catacombe di San Giovanni proprio a
Siracusa.
Gli scavi archeologici nella zona di Modica e di
Cava Ispica, ci narrano un periodo scarso di notizie e documenti. Il
ritrovamento dei ruderi della Chiesa di San Pancrazio (VIII-IX
secolo d.C.), nelle vicinanze di Cava Ispica, ad esempio, parla del
periodo bizantino.
La conquista delle
Rocche di Mudiqah,
avvenuta nell'anno 6353 (nel calendario bizantino), ci è riportata,
invece, dalla " Cronaca di Cambridge ". Nell’844 - 845, la
roccaforte bizantina di Modica fu espugnata, dopo assedio,
dall’esercito arabo.
La città di Modiche visse una nuova
fiorente stagione con l’arrivo dei Normanni, nel 1090. Il normanno
Ruggero d'Altavilla, nove anni dopo, fu nominato Gran Conte di
Sicilia e Calabria da papa Urbano II. Questi, a sua volta, donò a
Gualtiero I de Mohac,
per i suoi servigi, la città di Modica costituita in feudo. Modica
passò di mano a diversi nobili cavalieri (Goffredo, Rinaldo,
Aquino) fino a Gualtieri II de Mohac. Già generale della marina
normanna, aveva combattuti, sotto Ruggero II, nelle
guerre di Epiro,
Grecia ed Egitto. Fu nominato per questo, nel 1176,
Giustiziere del Val
di Noto, Regio Camerario e, non per ultimo, Conte di Modica.
Nominato ammiraglio
della flotta siciliana dal Re normanno
Guglielmo II il Buono, nel 1176, partì con 25 galee,
con l’incarico di portare in Italia, a Sant' Egidio,
la futura sposa
Giovanna d'Inghilterra, figlia di re Enrico II. Condotto a termine,
con successo, l’incarico, fu premiato con la nomina a governatore di
Salerno. Nel 1194, con il matrimonio tra Costanza d'Altavilla,
figlia di Ruggero II, e lo svevo Enrico VI, la Sicilia passa
sotto il dominio tedesco. Gli Svevi accorparono nel regio demanio
tutti i feudi prima assegnati dai normanni.
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