3/18

Il cioccolato di Modica

Il cacao ed il cioccolato
Storia e diffusione del cioccolato
Il cioccolato industriale
Il cioccolato nella cucina azteca
Il cioccolato di Modica
La tecnica di lavorazione
Le impanatiglie

Modica Patrimonio dell'Umanità
Origine del toponimo
La leggenda e la nascita di Monica
Dai Romani al Medioevo
La Contea di Modica
La famiglia dei Chiaramonte
Dal terremoto del 1693 ad oggi

Il Castello del Conte
Il Duomo e il Duomo
Palazzi e Cultura
Archeologia: le cave di Modica

Video su Modica
INDIETRO
 
     
     
         
     
MODICA

        ""di inarrivabile sapore, sicché
   a chi lo gusta sembra di essere
   arrivato all'Archetipo, all'assoluto,
   che il cioccolato altrove prodotto
   - sia pure il più celebrato - ne sia
    l'adulterazione, la corruzione
."
   (Leonardo Sciascia)

   

    Il cioccolato industriale

   
     
     

 

 

Barretta di cioccolato industriale

Shizhao
Foto da Wikimedia Commons

 
 




  

Il prodotto cioccolato, come quello attuale, viene concepito a Torino da Doret agli inizi dell’Ottocento, ma la sua enorme diffusione si deve all’invenzione delle prime macchine per la prima produzione industriale. La prima tecnologia dedicata a questo scopo è italiana. Si deve a Bozzelli, sempre a Torino, la costruzione di una macchina che raffina e miscela la pasta di cacao unitamente a zucchero e vaniglia. Ma è l’inglese Pierre Paul Caffarel che, nel 1826, inventa una tecnologia per la produzione di grandi quantità di cioccolato, circa 300 kg al giorno. E ne inizia la commercializzazione. Due anni dopo, nel 1828, l'olandese Conrad J. van Houten perfeziona il metodo di estrazione del burro di cacao dai semi, in modo da offrire separatamente sia la polvere di cacao, sia lo stesso burro di cacao. Metterà, inoltre, a punto il cosiddetto processo olandese, che serve, tramite l’uso di alcali, di togliere l’amarezza naturale del cacao.
Nel 1852, Michele Prochet, a Torino (e dove altrove), unendo il cioccolato alle nocciole, preventivamente tritate e tostate, inventa  la pasta Gianduia con cui vengono prodotti, per la prima volta, i famosi “gianduiotti”, incartati uno per uno.

Un fabbricante di candele, Daniel Peter, svizzero, unendosi al suocero, provò la via della produzione del cioccolato. Per avere delle possibilità, aggiunse il latte al cioccolato (1867). Nel 1875, annunciarono al mercato la nascita del cioccolato al latte. Per ottenerlo si rivolsero ad un produttore di alimenti per bambini un certo Henri Nestlé, che li aiutò ad eliminare l’acqua dal latte ed avere, perciò, una maggiore durata del cioccolato al latte. Rudolph Lindt, nel 1879, ideò la fase del concaggio, un processo che permetteva una miscelazione più omogenea, mantenendo più a lungo il cioccolato allo stato fuso. Ottenne così, quello che viene chiamato cioccolato fondente.

Nel Novecento la forte commercializzazione del cacao ha prodotto una maggiore attenzione nella coltivazione della pianta del cacao, dopo che le piantagioni erano “invecchiate a causa di una non attenta gestione di esse. Attualmente sul mercato il cacao americano, del Messico e del Guatemala, è quantitativamente maggiore di quello africano.
In Italia, la produzione del cioccolato fa riferimento, per il 40% , alla regione Piemonte, per un volume complessivo di 85.000 tonnellate ogni anno. Nel 1946, in Italia, Pietro Ferrero creò una nuova crema al gianduia per i pasticceri locali di Alba. Inaspettatamente riscosse un grande duccesso, tanto che, nel 1964, fu commercializzata con il nome di Nutella. La sua enorme affermazione e la sua bontà è nota a tutti.

 
 
SE VUOI ACQUISTARE
IL CIOCCOLATO DI MODICA
CLICCA QUI
 
 

HOME