Il prodotto cioccolato, come quello attuale, viene concepito a
Torino da Doret agli inizi dell’Ottocento, ma la sua enorme
diffusione si deve all’invenzione delle prime macchine per la prima
produzione industriale. La prima tecnologia dedicata a questo scopo
è italiana. Si deve a Bozzelli, sempre a Torino, la costruzione di
una macchina che raffina e miscela la pasta di cacao unitamente a
zucchero e vaniglia. Ma è l’inglese Pierre Paul Caffarel che, nel
1826, inventa una tecnologia per la produzione di grandi quantità di
cioccolato, circa 300 kg al giorno. E ne inizia la
commercializzazione. Due anni dopo, nel 1828, l'olandese Conrad J.
van Houten perfeziona il metodo di estrazione del burro di cacao dai
semi, in modo da offrire separatamente sia la polvere di cacao, sia
lo stesso burro di cacao. Metterà, inoltre, a punto il cosiddetto
processo olandese, che
serve, tramite l’uso di alcali, di togliere l’amarezza naturale del
cacao. Nel 1852,
Michele Prochet, a Torino (e dove altrove), unendo il cioccolato
alle nocciole, preventivamente tritate e tostate, inventa
la pasta Gianduia con cui
vengono prodotti, per la prima volta, i famosi “gianduiotti”,
incartati uno per uno.
Un fabbricante di candele, Daniel
Peter, svizzero, unendosi al suocero, provò la via della produzione
del cioccolato. Per avere delle possibilità, aggiunse il latte al
cioccolato (1867). Nel 1875, annunciarono al mercato la nascita del
cioccolato al latte.
Per ottenerlo si rivolsero
ad un produttore di alimenti per bambini un certo Henri
Nestlé, che li aiutò ad eliminare l’acqua dal latte ed avere,
perciò, una maggiore durata del cioccolato al latte. Rudolph Lindt,
nel 1879, ideò la fase del concaggio,
un processo che permetteva
una miscelazione più omogenea, mantenendo più a lungo il
cioccolato allo stato fuso. Ottenne così, quello che viene chiamato
cioccolato fondente.
Nel Novecento la forte commercializzazione del cacao ha prodotto
una maggiore attenzione nella coltivazione della pianta del cacao,
dopo che le piantagioni erano “invecchiate a causa di una non
attenta gestione di esse. Attualmente sul mercato il cacao
americano, del Messico e del Guatemala, è quantitativamente maggiore
di quello africano. In Italia, la produzione del cioccolato fa
riferimento, per il 40% , alla regione Piemonte, per un volume
complessivo di 85.000 tonnellate ogni anno. Nel 1946, in Italia,
Pietro Ferrero creò una nuova crema al gianduia per i pasticceri
locali di Alba. Inaspettatamente riscosse un grande duccesso, tanto
che, nel 1964, fu commercializzata con il nome di Nutella. La sua
enorme affermazione e la sua bontà è nota a tutti.
|