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Il cioccolato di Modica

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MODICA

        ""di inarrivabile sapore, sicché
   a chi lo gusta sembra di essere
   arrivato all'Archetipo, all'assoluto,
   che il cioccolato altrove prodotto
   - sia pure il più celebrato - ne sia
    l'adulterazione, la corruzione
."
   (Leonardo Sciascia)

   

    Palazzi e Cultura

   
     
     

 

 

Panorama di Modica

Giuseppe.assenza - 9 gennaio 2007
Foto da Wikimedia Commons

 
 






Casa Natale di Quasimodo
Se vi recate a Modica non vi dimenticate di visitare la Casa natale di Salvatore Quasimodo, in cui nacque il poeta il 20 agosto del 1901. Quasimodo è stato tra i maggiori esponenti italiani per la cultura del XX secolo, così conosciuto e apprezzato nel mondo da essere insignito nel 1959 del Premio Nobel per la Letteratura.
All’interno dell’abitazione sono visibili i mobili della casa natale, cioè un letto in ferro battuto ed altri mobili dell’inizio del secolo scorso, ma anche gli arredi che Quasimodo aveva nella sua casa a Milano. Tra gli oggetti da lui posseduti, primeggia la sua macchina da scrivere Olivetti, che è stata donata, nel 1996, dal figlio Alessandro alla Casa - museo.
Nella visita colpisce, soprattutto, la voce del poeta, registrata il giorno del ritiro del Premio Nobel a Stoccolma, incisa su un vecchio nastro di allora.
Tra i vari Parchi letterari siciliani, non poteva mancare quello dedicato a Salvatore Quasimodo. Seguendo la gioventù del poeta, il Parco opera, organizzando varie manifestazioni culturali, oltre che a Modica (in agosto), anche a Roccalumera (ME), paese di origine della famiglia, e a Messina, dove Quasimodo seguì gli studi superiori.
La gestione della Casa Museo è affidata a Etnos soc. coop.

I
l Teatro Garibaldi
Il primo teatro di Modica fu realizzato fra il 1815 ed il 1820, utilizzando un vecchio magazzino ed una casa nobiliare. Si chiamava Real Teatro Ferdinandeo in onore al Re borbonico. Era costituito di una piccola platea e due file di 24 palchi.
Nel 1844 fu incaricato l'ingegner Salvatore Riga di progettare e realizzare un ampiamento consistente del teatro. Fu raddoppiata la platea, aggiunto un terzo livello di palchi ed un  loggione a coronamento. La struttura era molto simile ai teatri siciliani allora contemporanei. Fra il 1852 ed il 1857 furono realizzati i lavori di costruzione, sotto la guida dell'architetto Salvatore Toscano. Venne inaugurato nel 1857 con la rappresentazione della Traviata di Giuseppe Verdi. Con l’Unità d’Italia, il Teatro prese il nome definitivo di Teatro Garibaldi. Sulla facciata è posto un orologio, decorato dall'aquila, simbolo della Contea di Modica.
Chiuso per restauri recentemente, è stato riaperto al pubblico nel 2004.
Pur non raggiungendo l’imponenza dei teatri ottocenteschi delle maggiori città d’Italia, il teatro modicano al suo interno è un piccolo gioiello di eleganza. Ancora recentemente sono stati eseguiti lavori o aggiunte per migliorarne ulteriormente l’aspetto. Tra gli altri: la realizzazione di una volta istoriata (1999) o l’aggiunta di un dipinto ad olio di grandi dimensioni, dell’artista Piero Guccione. Si è voluto ampliare la ricchezza ed il valore artistico dell’edificio con l’inserimento di molte altre tele, opera  del Gruppo di Scicli, cioè dei pittori Franco Sarnari, Giuseppe Colombo e Piero Roccasalva.

Palazzo Polara
Palazzo Polara (dell’omonima famiglia) è situato sul lato sinistro del Duomo di San Giorgio. Opera realizzata dopo il terremoto del 1693 in stile Barocco siciliano, come per il vicino Duomo. Anch’esso risplende della monumentale scalinata che porta all’ingresso della Cattedrale e come questa domina un paesaggio stupefacente, che include la Modica bassa e le colline circostanti il paese. Sul frontone del Palazzo è situato lo stemma della famiglia: la stella polare.

Palazzo Grimaldi
Seguendo il corso principale nelle vicinanze del Duomo di San Pietro, si incontra Palazzo Grimaldi, realizzato a cavallo del XVIII-XIX secolo. Limitrofa all’edificio è  la Chiesetta di S. Cristoforo, che fungeva da cappella privata della famiglia Grimaldi.
Le facciate, in stile neorinascimentale, presentano 14 bellissimi balconi. Inizialmente l’edificio era a due piani, ma un terzo venne aggiunto nell’Ottocento. La sensibilità del progettista ha fatto si che la sopraelevazione fosse in armonia con l’edificio originario.

La costruzione è sede della Fondazione Giovan Pietro Grimaldi, ed ospita una Pinacoteca nei suoi saloni. Vi si possono ammirare dipinti di artisti molto conosciuti dell'area ragusana. La collezione parte dalla seconda metà del XIX secolo per giungere sino ai nostri giorni.

 
 

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