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Basso medioevo In periodo normanno viene individuata, dalla maggior parte degli storici, la costruzione della Chiesa di Santa Maria in Cielo Assunta. La chiesa, tuttavia, è stata in parte rimaneggiata nel XV secolo. Ad essa, nel XIII secolo, seguì la costruzione di altre due chiese: la Chiesa di San Michele e la Chiesa di San Nicolò. Savoca prese parte alla Quinta Crociata e partecipò ai Vespri siciliani, con l’invio di venti arcieri a Pietro III d'Aragona. Con l’ascesa al trono di Re Federico IV di Sicilia, questi elevò il Castello di Pentefur a Castello Regio, ordinando all’Archimandrita e ai Sindaci e Giurati di Savoca di passare il controllo del castello e della città al nobile messinese Guglielmo Rosso Conte d'Aidone. Naturalmente la decisione non fu gradita all’Archimandrita e se ne sviluppò, con il rifiuto all’obbedienza, un forte contrasto con la monarchia. Solo trent’anni dopo la cosa fu appianata, quando Savoca tornò sotto il potere diretto degli Archimandriti. La cinta muraria, eretta in periodo normanno, dotata di due porte d'accesso (di cui una è ancora esistente), tornò utile alla città di Savoca, quando, nel XIV e XV secolo, venne assediata dai corsari barbareschi. Proprio grazie alle fortificazioni il pericolo dell’espugnazione della città fu scongiurato. Non va dimenticato che il Castello di Pentefur e le mura facevano parte di un sistema difensivo più ampio, che comprendeva anche torri d’avvistamento sulla costa. Di queste oggi si possono ammirare la Torre Catalmo, la Torre dei Saraceni, la Torre del Baglio, la Torre Avarna, la Torre Varata e il Fortino di Ligoria. Con il XV secolo Savoca conosce un periodo di grande fioritura. Ad opera dell'Archimandrita Leonzio II Crisafi, per primo, che inizia a sviluppare la cittadina con nuove costruzioni, e poi con l’arrivo da Messina di grandi casate nobiliari, che successivamente si trasformarono nell’elite di Savoca, come: i Bucalo, i Trimarchi, i Crisafulli e i Trischitta. Vennero ampliata la Chiesa dell’Assunta e il Castello. Inoltre, venne iniziata l’opera edificatrice di due quartieri al di fuori delle mura: i rioni di Borgo e Sant'Antonio, con eleganti palazzi di proprietà delle famiglie più ricche. |
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