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Nel 1713, la Sicilia passò dalla Spagna ai Savoia, con il Trattato
di Utrecht. A loro volta i Savoia ne passarono il governo
all’Austria (1718), la quale dominò fino al 1735. I continui
passaggi di potere, l’introduzione della famosa tassa sul macinato,
misero in ginocchio la Sicilia, di conseguenza anche la Terra di
Savoca, subì un lento
declino: la popolazione si ridusse della metà, a causa delle
partenze e dell’epidemia di peste del 1743. Nel 1795 il centro di Casalvecchio si proclamò comune autonomo, distaccandosi da Savoca . Nel 1846, ne seguì l’esempio anche il paese di Antillo. Il 17 marzo 1851, il Decurionato savocese firma l’autonomia delle borgate della Marina. Nel 1854, le frazioni joniche di Furci, Bucalo, Porto Salvo e Barracca, divennero autonome e si unificarono, formando il paese di Santa Teresa di Riva. Con la costruzione, nel 1828, della statale 114 Orientale Sicula Messina-Siracusa e della Ferrovia Messina-Siracusa nel 1867, Savoca si ritrova tagliata fuori dalle principali strade di comunicazione. L'Arcipretura della Chiesa Madre, tra il 1796 ed il 1863, perde il controllo delle chiese circostanti, e, ciliegina, nel 1855, finisce d’essere capoluogo di circondario, perdendo le sedi della Pretura e del Carcere a favore di Santa Teresa di Riva, che diviene il nuovo capoluogo di Mandamento e di Circondario. Tutto questo ha un effetto distruttivo su Savoca: inizia lo spopolamento del paese a favore di quelli rivieraschi. Nel 1855, chiude l’ultima filanda, e con l’unità d’Italia cessa, anche, l’attività del baco da seta. Nel 1884, divenuta minuscola e del tutto inutile, la Diocesi Archimandritale di Savoca fu soppressa, risaliva al 1468. Anche eventi naturali contribuiscono all’abbandono del paese. Dopo 17 giorni di pioggia incessante, nel gennaio del 1880, un’enorme frana fece sprofondare a valle gran parte del quartiere di Sant’Antonio, portandosi via nel disastro, non solo l'omonima chiesetta, ma anche la grande e monumentale chiesa di Santa Lucia con annesso convento dei Domenicani, edificato nel 1465. Se non vi furono vittime, la situazione convinse gli abitanti del quartiere ad emigrare altrove. Anche Savoca fu interessata dal terremoto di Messina del 1908, aggiungendo altre rovine, morti e senza tetto, in una situazione già difficile. |
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