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SAVOCA E LA MUMMIFICAZIONE IN SICILIA.
Bullet7blu.gif (869 byte) Introduzione
Bullet7blu.gif (869 byte) La collina di Pentefur.
Bullet7blu.gif (869 byte) La preziosa arte dei Normanni.
Bullet7blu.gif (869 byte) Il periodo d’oro di Savoca.
Bullet7blu.gif (869 byte) XVIII e XIX secolo. Inizia la decadenza.
Bullet7blu.gif (869 byte) Centro storico: i quartieri.
Bullet7blu.gif (869 byte) Centro storico: le chiese.

Bullet7blu.gif (869 byte) Centro storico: i palazzi nobiliari.
Bullet7blu.gif (869 byte) Delle strane rovine a Savoca.
Bullet7blu.gif (869 byte) Feste giovani e feste antiche a Savoca.

Bullet7blu.gif (869 byte) La mummificazione artificiale:
gli egizi.

Bullet7blu.gif (869 byte) La mummificazione naturale.
 

Bullet7blu.gif (869 byte) Un prezioso ritardo.
Bullet7blu.gif (869 byte) Alcuni esempi di cripte siciliane.
Bullet7blu.gif (869 byte) Le Catacombe dei Cappuccini di Palermo.
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Convento dei Cappuccini di Savoca.
Bullet7blu.gif (869 byte) La chiesa e la cripta del Convento
Bullet7blu.gif (869 byte) Savoca restaurata.

Bullet7blu.gif (869 byte) Video su Savoca.
Bullet7blu.gif (869 byte) Video sulle mummie siciliane.
  
 

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SAVOCA
    
    Come per il Barocco siciliano,
     i “ritardi” hanno prodotto un
     fenomeno esclusivamente
     isolano: quello delle mummie
     nelle cripte domenicane.
   
     Centro storico: i quartieri.    
     
     

 
   

Vicoli di Savoca.


 

 





 

Per motivi strategici e militari, i Normanni costruirono intorno al paese di Savoca delle imponenti mura che la racchiudevano. Lasciarono soltanto due passaggi: una porta a nord (quartiere San Michele) e una porta a sud (quartiere San Giovanni). Di tutto questo è ancora visibile la porta posta a nord, restaurata nel 2009. Essa presenta un elegante arco a sesto acuto in pietra arenaria, del XII secolo. via San Michele, che giungeva alla porta, era ancora, nel XIX secol, una ardua scalinata scolpita direttamente nella roccia. Fino al XIX secolo, il passaggio  era dotato di porte in ferro, che si aprivano all’alba e si chiudevano al tramonto, proprio come durante il periodo medievale.
Savoca è definita , il paese dalle sette facce, in quanto diviso in sette rioni. Gli elenchiamo:

     Il quartiere di Pentefur è il nucleo originario della città di Savoca. Caratterizzato da un tessuto di case medievali, è posto ai piedi dell'omonimo castello.
     Il quartiere di San Giovanni, anch’esso antico quartiere medievale, ospita palazzi signorili e la Chiesa Madre del XII secolo, e la Chiesa di San Giovanni del XVI secolo, ma ormai diroccata.
     Il quartiere di San Michele, prende il nome dalla relativa chiesa che vi si trovava all’interno. Tra i più antichi, durante il Medioevo ed il Rinascimento, conteneva gli edifici dell’amministrazione civile e religiosa, il tribunale ed il carcere, la sinagoga e la fontana principale per il rifornimento idrico.
     Il quartiere di
Sant'Antonio, costruito nell’espansione della città avvenuta fuori dalla cinta delle antiche mura, nel XV secolo. Era tra i più popolosi.
     Il quartiere del Borgo. Anch’esso si sviluppò, sempre alla fine del XV secolo, al di fuori della cinta muraria.
     Il quartiere dei
Cappuccini si trova nelle vicinanze del convento dei Padri Cappuccini, edificato nel 1603, da cui il nome.
     Il quartiere di San Rocco prende il nome dalla Chiesa di San Rocco del 1593, ormai in rovina. Era il quartiere dei pescatori. Anch’esso, come il quartiere di San Michele, è caratterizzato da stretti e tortuosi vicoli, ma di un abitato di umili case plebee.

 

 
 

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