LA
SICILIA MEGALITICA
All’epoca della civiltà
micenea anche in Sicilia fiorivano
importanti sviluppi autoctoni, come la
cultura Eoliana o quella di Castelluccio.
Oggi, i loro siti archeologici si possono
scoprire in loco, in spettacolari zone
naturalistiche, tra fiumi, gole profonde e
crinali incontaminati. La storia, a volte,
si fa cercare.
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Le
tombe a tholos
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Nono
stante il termine thòlos
in greco significhi cupola, la costruzione funeraria con esso
denominata, non presenta una cupola ma una pseudocupola. La tomba a
tholos, infatti, non possiede una cupola con una struttura
spingente, ma formata da file concentriche di blocci di pietra, che,
aggettando sempre più verso
il centro, finiscono per chiudere il vano sottostante, di forma
circolare. La tomba si concludeva con un’ulteriore copertura di
terra. Tra gli esempi più eclatanti e conosciuti, vi sono le tombe
micenee e quelle etrusche.
Questo tipo di architettura
funebre si sviluppò, soprattutto, verso la fine dell’età del bronzo.
Ciononostante, i primi esempi ritrovati di tomba a tholos si trovano
nell’Oman, nella penisola arabica, che risalgono al 3.500 a.C.. Esse
vengono denominate anche beehive (alveare), per il loro
caratteristico addossarsi le une alle altre. Bisogna tenere conto
che queste caratteristiche tumulazioni facevano parte di un’ambiente
molto più verde di quello di oggi (vi erano maggiori
precipitazioni), habitat trasformato ora in una zona desertica.
La diffusione maggiore di questo tipo di sepoltura avviene dopo il
1500 a.C in vaste aree mediterranee, come Grecia, Egitto Sardegna e
Sicilia (seguiranno gli Etruschi). Esse erano, vere e proprie,
tombe, di famiglia plurime, che ospitavano ricchi corredi funebri.
Perciò il loro ingresso, per evitare ruberie, veniva pesantemente
ostruito. La copertura in terra formava generalmente una collinetta.
La “tecnologia” a tholos investì, non solo le costruzioni
funebri, ma anche quelle abitative rurali. Anzi, fu proprio
quest’uso a farle perdurare in culture molto più avanzate. La loro
forma ogivale, in altri esempi, diviene
anche a forme coniche o a campana. Troviamo, così,
tholos rurali in
Puglia (i trulli e le pajare),
in Abruzzo (le caciare),
in Sardegna (i nuraghi)
e in Sicilia con i cubburi e i pagghiari.
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