13/15

Dolmen e cùbburi nella Sicilia megalitica

La Sicilia dall'età preistorica
La cultura megalitica
I dolmen
I dolmen della Sicilia
Monte Bubbonia
Cava dei Servi
Cava Lazzaro
La cultura di Castelluccio
L'area naturale di Cavagrande
La cultura protovillanoviana
Thapsos
La cultura di Thapsos e delle Eolie
Le tombe a tholos
I cùbburi ed i dammusi
Pantalica

Video sui dolmen siciliani
INDIETRO
 
     
     
         
     
LA SICILIA MEGALITICA

        All’epoca della civiltà micenea
   anche in Sicilia fiorivano importanti
   sviluppi autoctoni, come la cultura
   Eoliana o quella di Castelluccio.
   Oggi, i loro siti archeologici si possono
   scoprire in loco, in spettacolari zone
   naturalistiche, tra fiumi, gole profonde
   e crinali incontaminati. La storia,
   a volte, si fa cercare.

   

   Le tombe a tholos

     
     

 

 

"Caciara" dei monti abruzzesi

Luciodem  - 10 marzo 2008
Foto da Wikimedia Commons

 







 Nono stante il termine thòlos in greco significhi cupola, la costruzione funeraria con esso denominata, non presenta una cupola ma una pseudocupola. La tomba a tholos, infatti, non possiede una cupola con una struttura spingente, ma formata da file concentriche di blocci di pietra, che, aggettando sempre più  verso il centro, finiscono per chiudere il vano sottostante, di forma circolare. La tomba si concludeva con un’ulteriore copertura di terra. Tra gli esempi più eclatanti e conosciuti, vi sono le tombe micenee e quelle etrusche.

Questo tipo di architettura funebre si sviluppò, soprattutto, verso la fine dell’età del bronzo. Ciononostante, i primi esempi ritrovati di tomba a tholos si trovano nell’Oman, nella penisola arabica, che risalgono al 3.500 a.C.. Esse vengono denominate anche beehive (alveare), per il loro caratteristico addossarsi le une alle altre. Bisogna tenere conto che queste caratteristiche tumulazioni facevano parte di un’ambiente molto più verde di quello di oggi (vi erano maggiori precipitazioni), habitat trasformato ora in una zona desertica.
La diffusione maggiore di questo tipo di sepoltura avviene dopo il 1500 a.C in vaste aree mediterranee, come Grecia, Egitto Sardegna e Sicilia (seguiranno gli Etruschi). Esse erano, vere e proprie, tombe, di famiglia plurime, che ospitavano ricchi corredi funebri. Perciò il loro ingresso, per evitare ruberie, veniva pesantemente ostruito. La copertura in terra formava generalmente una collinetta.

La “tecnologia” a tholos investì, non solo le costruzioni funebri, ma anche quelle abitative rurali. Anzi, fu proprio quest’uso a farle perdurare in culture molto più avanzate. La loro forma ogivale, in altri esempi,  diviene anche a forme coniche o a campana. Troviamo, così, tholos rurali in Puglia (i trulli e le pajare), in Abruzzo (le caciare), in Sardegna (i nuraghi) e in Sicilia con i cubburi e i pagghiari.

 
 

HOME