LA
SICILIA MEGALITICA
All’epoca della civiltà
micenea anche in Sicilia fiorivano
importanti sviluppi autoctoni, come la
cultura Eoliana o quella di Castelluccio.
Oggi, i loro siti archeologici si possono
scoprire in loco, in spettacolari zone
naturalistiche, tra fiumi, gole profonde e
crinali incontaminati. La storia, a volte,
si fa cercare.
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Monte
Bubbonia
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Nel
comune di Mazzarino,
ad un incrocio un cartello turistico segnala l'esistenza di una
strada, che in un'antica mappa romana è denominata “Itinerarium
Antonini”, che porta al Monte Bubbonia. In fondo ad una
strada sterrata,
che costeggia il il lato orientale
del Monte (una collina di 595 metri di altezza),
per poi risalire verso l’antica acropoli di Gela, si trova un raro
monumento megalitico della lunghezza di 2,20 m.
E’ di forma simile a costruzioni presenti
anche in Sardegna e in Puglia.
Di forma
rettangolare, il dolmen, ricavato dalla materiale roccioso della
collina, presenta una copertura formata da una grande roccia
calcarea, che poggia su due monoliti paralleli sempre di pietra. Al
di sotto è situata una camera, ampia
circa 2,60 metri quadrati.
Com'era consuetudine per questo tipo di manufatti, esso fu costruito
ed utilizzato come tomba, anche se piccola. Il monumento
(particolarità curiosa) ha il suo ingresso posto a nord-est, come
tutti i dolmen siciliani.
Sul Monte Bubbonia
è stata ritrovata, pure, da Paolo Orsi una vasta area archeologica,
che si è supposto essere l’antica città sicana di Maktorion
(riportata
da Erodoto). Tuttavia, le rovine, secondo una datazione,
risalirebbero
al
VI secolo a.C. e quindi non sarebbero d’epoca sicana.
L’identificazione dell’abitato è, perciò, ancora sconosciuta.
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