La
maggior parte dei dolmen presenti in Sicilia si trova nelle cave
della zona sud-orientale (nella cosiddetta Val di Noto). L’elenco è
lungo:
sul Monte Bubbonia, presso Mazzarino; a Piano Fiera
vicino
Butera, a "Cava dei Servi" (a Ragusa), a "Cava Lazzaro", prossimo a
Rosolini e nel comune di Avola (SR).
In provincia di
Caltanissetta, a Butera,
in una necropoli preistorica, presso il quartiere di Piano
della fiera, vi è una
tomba a forma di cubo, detta cista dolmenica. Essa conteneva
resti umani all’interno di vasi. Il piccolo monumento funebre,
databile all'età del rame (2500 a.C. circa), fu, probabilmente,
usato anche in epoca sicana e poi greca.
Se i dolmen
megalitici si caratterizzano per le grandi pietre utilizzate, quello
di Avola ne è tra gli esempi più chiari. Qui, poggiante su due
elementi verticali, vi è una grande lastra calcarea, molto spessa,
di
otto metri di lunghezza per cinque metri e mezzo di larghezza. Su di
essa sono visibili dieci piccole buche, di forma rettangolare, che
sarebbero servite, in periodo greco o paleocristiano, come tombe per
bambini. La grande camera sottostante raggiunge i 30 metri
quadrati, con un’altezza di un metro e mezzo. Presenta due lati
aperti. Sulle pareti laterali e sulla parte superiore, si rivelano
segni di "interventi" umani.
Sono stati rinvenuti dolmen anche nella
parte occidentale della Sicilia, anche se in numero minore. Sono,
infatti, solo due: sul
Monte San Mauro, sulla sua parte nord orientale, a Mura Pregne, tra
i comuni di Termini Imerese e Sciara (PA), e a Sciacca (AG), posto
in contrada "San Giorgio". Il dolmen di
Mura Pregne fa parte di una
più vasta area archeologica. È formato da quattro grosse pietre, ma
sbozzate, che, due per lato, reggevano una grande pietra di
copertura, sul suolo vicino si trovano altre due lastre: la prima
vicina in posizione obliqua e, la seconda, posta davanti
all’ingresso. Si riyiene facessero parte della copertura. Dolmen del
tipo "a corridoio", misura tre metri di lunghezza. Nella contrada
di "Femmina Morta" a Scicca (AG), fu rinvenuto per caso, nel 1930,
il dolmen che era ricoperto di pietre di tufo. Ricco di pezzi
ceramici del bronzo antico, era una struttura funebre. Sempre nelle
vicinanze si sono scoperti altri massi con incisioni, forse votive.
Alcuni studiosi, infatti, ritengono che l’area appartenesse ad un
piccolo sacello (un’area sacra).
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