La famiglia degli
Alagon, detta anche
Alagòna o d'Alagona, aveva,
probabilmente, origini aragonesi. La denominazione, infatti,
deriverebbe da Alagón una zona d'Aragona. Il capostipite,
risalente al XII secolo, sarebbe Artal, signore del castello di
Alevona. Un ramo della famiglia Alagòn
si insediò anche in Sardegna. La famiglia raggiunse il
suo apice in Sicilia nel XIV secolo. Il capostipite
Blasco I il Vecchio arrivò
in Sicilia al seguito di Pietro III d'Aragona e fu il primo
insignito del titolo di Barone. Sotto Federico III d'Aragona,
nel 1299, acquisì il titolo di Conte di Naso. Come per altre
famiglie siciliane, fedeli agli aragonesi, gli Alagona ottennero
vasti territori a Catania ed una posizione di privilegio, oltre che
a Catania, anche in tutta la Sicilia orientale (nel XIV secolo),
oltre che titoli, quali Capitano del Regno e di Maestro
Giustiziere, che tramanderanno generazione dopo generazione. La loro residenza era
a Catania, nei pressi del Castello Ursino, che ospitava, in
quel momento, la Corte Aragonese in Sicilia. Sia Blasco il
Vecchio che il figlio Blasco II
il Giovane, esponenti della famiglia Alagona, sono citati nell’opera di
Tommaso Fazello, famoso storico siciliano del XVI secolo.
Nel 1355, con Artale I, divennero tutori di Maria di Sicilia e
vicari del regno, unitamente a Francesco Ventimiglia conte di Geraci,
Manfredi Chiaramonte conte di Modica e Guglielmo Peralta conte di
Caltabellotta. Con il rapimento di Maria, tuttavia, giunse
militarmente in Sicilia Martino I di Sicilia. I Chiaramonte e gli
Alagona (con Artale II), oppositori della corona, vennero sconfitti
e furono costretti ad un esilio nell’isola di Malta. La famiglia
degli Alagona ed il loro titolo si estinsero con Francesco Alagona
nel 1518.
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