La trama del libro, ambientato
nel periodo risorgimentale, può far pensare ad un romanzo storico.
La tematica del fallimento delle speranze riposte verso il
cambiamento (molto sentite in Sicilia) sono il tema di testi della
letteratura siciliana, sicuramente conosciuti da Tomasi di
Lampedusa, quali: Libertà,
novella di Giovanni
Verga, I Viceré di Federico De Roberto e I vecchi e i
giovani di Luigi Pirandello. Ma se I Vicerè di De Roberto è,
senz’altro, un romanzo storico, in cui l’autore fa una complessa
disamina dei fatti, Il
Gattopardo si incentra, esclusivamente, sul passaggio dei poteri ad
una borghesia, già classe dirigente, che furbescamente si mise al
servizio di Garibaldi, per mantenere lo status quo. Inoltre, molti
avvenimenti storici del periodo vengono del tutto ignorati e,
quindi, manca una visione globale del momento parallelo allo
svolgimento del romanzo. Come romanzo storico del Risorgimento
in Sicilia, il Gattopardo lascia alquanto a desiderare. Mario
Alicata sostiene che la visione stessa del romanzo e
l’interpretazione degli avvenimenti legata ad una determinata tesi
(il passaggio di consegne tra classi) non fa del Gattopardo un
romanzo legato alla storia. D’altra parte lo stesso Tomasi di
Lampedusa dichiarò di non aver voluto realizzare un romanzo del
genere storico. La disputa culturale è conclusa ? No, Lukács,
nella seconda edizione de Il romanzo storico,
ribadisce l’appartenenza
del libro al genere letterario.
E’
Vittorio Spinazzola,
negli anni ’90, a dare una nuova interpretazione al dibattito. Egli
asserisce, nel saggio Il romanzo antistorico, che I
Viceré di De Roberto, I vecchi e i giovani di Luigi
Pirandello ed il Gattopardo, non possono essere inseriti nella
categoria del romanzo storico, ma, semmai, in quella “antistorica”.
Se Manzoni e Nievo avevano definito una concezione ottimistica della
storia e del futuro umano, Verga, De Roberto e Tomasi di Lampedusa,
con la loro ottica dolorosa e pessimista dell’evoluzione sociale, ne
danno, forse, una versione in negativo, appunto, antistorica. Il
mondo non provvede alla felicità dell'uomo. Nei tre testi degli
autori siciliani da dolore nasce dolore, la storia non risolve i
contrasti, ma, al massimo, ne crea di nuovi.
Questa
interpretazione di
Spinazzola, tuttavia, non essendo accettata da tutti i critici
letterari, non è riuscita a dare una soluzione al dibattito, che,
quindi, continua.
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