L’antica famiglia dei
Tomasi o
Tommasi, sarebbe nata a Bisanzio nel 330 d.C. Si trasferì poi ad Ancona e,
successivamente, a Siena (nel 1100 circa). La tradizione la vuole
originata dai gemelli Artemio e Giustino, figli di un Thomaso,
appartenente alla famiglia romana dei
Leopardi. Questa avrebbe
origine da Licino Leopardo figlio di Crispo, primogenito di
Costantino I, o, più semplicemente, da Thomaso stesso. Il
capostipite del ramo senese dei Tomasi sarebbe stato Arrigo che
sposò Virginia Bandinelli, sorella di quello che diverrà Papa
Alessandro III. Successivamente la famiglia si arricchì di diversi
titoli nobiliari, quali i duchi di Palma di Montechiaro, i marchesi
di Montaperto, i conti di
Vignano (in provincia di Siena) ed i principi di
Lampedusa, in Sicilia.
La famiglia fu
molto legata alla religiosità, contando
tre cardinali:
Flavio, il
papato di Gregorio III, e Viviano,
sotto quello di Alessandro II,
ed un Pietro durante
il Patriarcato di Gerusalemme di Sergio III.
In Sicilia, contò pure un
santo, Giuseppe Maria Tomasi ed una venerabile, la sorella Isabella Tomasi, che, divenuta
suora, prese il nome di Maria Crocifissa della Concezione.
Il ramo siciliano conta, naturalmente, anche di Giuseppe
Tomasi di Lampedusa, autore del grande
romanzo
Il Gattopardo.
Storicamente la famiglia dei Tomasi, nei legami dovuti ai matrimoni,
si imparentò con la famiglie nobili dei Valguarnera, dei Naselli, dei Filangeri e dei Branciforte.
I Tomasi furono cavalieri dell’Ordine di Malta.
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