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Ribera e Lentini e gli agrumi di Sicilia

 

 
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AGRUMI DI SICILIA

      Gli Arabi li coltivavano fin dal
    
IX secolo e, durante la loro
    dominazione, li importarono in
    Sicilia. Da allora arance e limoni
    sono i migliori ambasciatori 
    siciliani nel mondo.

   

    Il mandarino di Ciaculli.

   
     
     

 

 
Manderini tardivi tra le fronde dell' albero.

Conca d' Oro- 19 febbraio 2011

 
 





da Wikimedia Commons
 

Per mandarino ci si riferisce sia all’albero che al suo frutto. Fa parte del genere Citrus (Citrus Reticulata). Tre erano i frutti originali, quali il mandarino, appunto, insieme al cedro ed al pomelo. Dei tre, il mandarino è l’unico dolce.
Il frutto di forma sferica, ma schiacciata, ha una buccia non molto attaccata alla polpa, divisa in spicchi, tanto che può sbucciarsi con facilità, anche con le sole mani. All’esterno è di colore arancio brillante, mentre all’interno la polpa è
di colore arancio chiaro. E0,’ generalmente, molto succoso e dolce. Principalmente viene consumato come frutta fresca, ma, anche il mandarino (come le aranci e i limoni), viene utilizzato in marmellate, come frutta candita e per la produzione del famoso olio essenziale.

Originario del Giappone della zona di Satsuma, regione nel Kyushu, è molto coltivato in America proprio con la varietà della satsuma o mikan. E’ coltivatissimo in Sicilia con le varietà avana e paternò. Una terza varietà è il Mandarino tardivo di Ciaculli.

I mandarini, molto apprezzati in America, vengono chiamati tangerine
, da Tangeri città legata col mediterraneo. Tuttavia, il loro frutto deriva da un ibrido ottenuto dall’incrocio del mandarino con l'arancio. Insieme ai tangerini in America vi è molto consumo  dei clementini.  Anch’essi sono un’ibrido tra mandarini e aranci. I clementini hanno, però, dimostrato parecchie qualità durature. Alcuni sostengono la possibilità di un accorpamento in una classificazione definitiva. Attualmente i clementini sono prodotti in Sicilia, ma, soprattutto in Calabria.

Il mandarino di Ciaculli
Il mandarino tardivo di Ciaculli, viene coltivato a Palermo, nella pianura della Conca d'oro.. Ciaculli, infatti, è il nome di un quartiere palermitano, dove si trovano i circa 200 ettari che lo producono. Il terreno è suddiviso in piccoli proprietari, ma riuniti in un consorzio. Viene detto “tardivo” a causa della sua produzione, in ritardo rispetto agli altri agrumi  analoghi.
Questo mandarino, dalla buccia sottile, non è il prodotto di ingegneria genetica, essendo  una varietà endemica. E’ dolce ed aromatico.
 
 

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