L’albero d’arancio
raggiunge circa i 12 metri e produce circa 500 frutti l’anno.Le sue
foglie hanno un aspetto
allungato e carnoso, mentre i
famosi fiori d’arancio sono ovviamente bianchi. Poiché tra fioritura
ed il frutto maturo si aggira sui tre mesi, spesso l’albero presenta
sia i fiori che i frutti contemporaneamente. La prima raccolta
mediamente avviene in novembre, mentre l’ultima si ha a
maggio-giugno.
Il frutto e la popolpa hanno chiaramente un
colore “arancio”. La buccia è rugosa, da cui si ha
la pelle
a buccia d’arancia in cosmesi, o le
pitture edilizie con superfice
a buccia
d’arancia.
Diverse sono le varietà d’arancia. Si
presentano a polpa bionda o rossastra, sono più o meno grandi, ve ne
sono piccole a buccia esile, ma molto succose, tanto da
rappresentare la classica arancia per spremute. Ve ne sono di meno
succose, ma grosse da tavola.
In Italia vengono coltivate una ventina di
varietà da tavola e un’altra ventina da spremuta.
Il
succo d’arancia è alla base delle aranciate. Le scorze d’arancia
producono l'olio essenziale (utile, ad esempio, nel campo dei
profumi, ma anche nell’industria farmaceutica), ma anche per la
produzione dei canditi e della frutta essiccata.
Il succo d’arancia entra nella
preparazione di ricette agrodolci. Tra questi il tacchino, pollo e
la famosa anatra all'arancia.
Nella serie di
IGP" (Indicazione Geografica Protetta), esiste il marchio Arancia
rossa di Sicilia. Essa presenta la polpa di colore rosso, a causa
dei pigmenti antocianici
contenuti.
Tra le varietà siciliane vi sono le
moro, tarocco e sanguinello.
Pur non avendo il marchio IGP, oggi
in Calabria si producono arance rosse in quantità anche maggiore
della Sicilia.
Con il marchio DOP (denominazione
d’origine protetta), troviamo l'Arancia di Ribera, in provincia di
Agrigento. Essa fa parte del gruppo "Navel", che si differenzia per
le sue qualità organolettiche. La varietà Navel è stata ottenuta
presso un monastero brasiliano nel 1820.
L’arancia amara
Sempre appartenente al
genere Citrus
(che
riunisce gli agrumi) è l’arancia amara.
Fu importata in Sicilia dagli arabi.
Anch’essa viene utilizzata per la produzione
dell'olio essenziale utilizzato come
additivo
e nella
costituzione di profumi. Possiede, infatti, un profumo più intenso,
sia nelle foglie che nei fiori. Il
suo gusto, soprattutto, risulta amaro. Non è prodotta in grandissime
quantità, ed in effetti,
si trovano raramente sul mercato,
ma è molto apprezzata dai suoi estimatori. La gran parte della
produzione di arancia amara
viene utilizzata nell’
industria alimentare e farmaceutica (nella composizione
di diversi digestivi e tonici).
E’ il costituente principale della marmellata di arance amara e
nella frutta candita. Quest’ultima viene impiegata
nella preparazione dei
liquori aromatici
(nel curaçao e negli amari).
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