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Ribera e Lentini e gli agrumi di Sicilia

 

 
L'arancia arriva in Europa

L'arancia dolce e amara
Essenze d'arancia
L'arancia di Ribera
Ribera, un comune giovane
Dal riso alla arance
Monumenti a Ribera
Festività pasquali
Il limone di Siracusa
Il mandarino di Ciaculli
 
L'arancia rossa di Sicilia
Leontinoi
Decadenza e forza di Lentini
 

 
Le tasse degli Svevi e degli Angioini
Dai Vespri al governo aragonese
Tasse, terremoti e carestie
Cospirazione e gloria risorgimentale
Storia recente di Lentini
Chiese di Lentini
La festa di Sant'Alfio
Altre feste religiose
 
Video su Ribera
Video su Lentini
 
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AGRUMI DI SICILIA

      Gli Arabi li coltivavano fin dal
    
IX secolo e, durante la loro
    dominazione, li importarono in
    Sicilia. Da allora arance e limoni
    sono i migliori ambasciatori 
    siciliani nel mondo.

   

    Dal riso alle arance.

   
     
     

 

 
Panorama del lungomare di Seccagrande, Ribera, Agrigento

Figiu - 26 aprile 2008

 
 




da Wikimedia Commons
 
Nel corso del XIX secolo Ribera raggiunse il massimo splendore. Nel 1841, la ricca produzione di riso la portò ad essere la sua maggiore produttrice della Sicilia, raggiungendo grazie a questo le 5000 persone. Tanto che nello stesso anno un Regio decreto elevò il comune a Pretura di Terza
Nel 1848, con l’insurrezione siciliana, venne creato un Comitato rivoluzionario diretto da Tommaso Crispi. Suo figlio, il famoso Francesco Crispi, fu inviato come  rappresentante al Parlamento Siciliano di Palermo.
Nel 1861, dopo l’epopea garibaldina e il raggiungimento dell’Unità d’Italia, a Ribera fu creato
un Consiglio Civico con la successiva elezione dei rappresentanti al Consiglio stesso. Purtroppo con il nuovo Stato  arrivò la povertà: le area a risiera, a causa della forte diffusione della malaria, furono prosciugate e bonificate. La maggior parte degli abitanti rimase senza lavoro.

Nel Novecento dopo la prima guerra mondiale nacque la questione riberese. Nata a causa del disinteresse del del Duca di Bivona, che risiedeva a Madrid, e, dall’altro lato, la problematica della lotta al latifondo, si ebbe uno scontro tra il proprietario e la cooperativa "Cesare Battisti" alla cui guida era il farmacista Liborio Friscia. Lo scontro politico fu aspro, tanto da far intervenire anche Antonio Gramsci con articoli giornalistici, il tutto riportato nei suoi Quaderni del carcere. Lo scontro fu duro (il duca fu sequestrato per tre giorni) compì il suo corso con la vendita del latifondo ad un’altra cooperativa guidata da Antonino Parlapiano, che a sua volta lo affittò ad altri.
Solo dopo la seconda guerra mondiale, che vide il paese bombardato pesantemente, con la democrazia si ebbe la fine del latifondo. Il paese, con lo sviluppo agricolo che si registrò, grazie, soprattutto, alla coltivazione degli alberi d’arancia, è tornato a crescere e svilupparsi. Oggi il comune di Ribera conta ben 20'000 persone, la gran parte occupata nel settore agroalimentare.
 
 

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