Le città
di terza classe (35) erano chiamate anche decumane, dal fatto che queste
dovevano versare a Roma la
decuma,
cioè la decima parte del raccolto. Questo
tuttavia, non era bastevole, in quanto dette città dovevano versare, al
prezzo romano, un altro decimo ma in moneta (da cui il nome di città
stipendiariae.e vectigales).
Erano chiaramente sottostanti ad esattori singoli, romani e non romani,
dipendendo questo se il compito era dato in appalto al miglior offerente o
no. Tuttavia essi erano tenuti a consultare i propri amministrati. A questo
20 per cento, bisognava aggiungere il costo delle tasse per
l'amministrazione pubblica della città.
In fondo alla lista vi erano 25 città siciliane dette di quarta classe o
città censorie. Esse,
infatti, erano gestite direttamente dai censori di Roma, i quali stabilivano
la quantità spettante delle tasse senza alcun parere delle città stesse.
Erano sottoposte anch'esse alla decuma, in prodotti agricoli e moneta. La
vera differenza tra le due classi era che quelle della terza mantenevano il
possesso delle proprie terre, mentre i territori di quelle della quarta
erano
ager publicus
del Popolo Romano. La
validità del comportamento e della gestione di tali censori, lontani da Roma,
era del tutto incontrollata.
Tra le città della quarta classe vi era la splendida Siracusa. La sua
espugnazione fu alquanto, come detto, difficile e dura. Al momento della sua
conquista, per diritto di guerra, il suo territorio fu dichiarato
interamente
ager publicus.
Ciononostante l'appartenenza a questa classe non era dipendente dalla
difficoltà della conquista, tanto che Agrigento e Palermo, pur essendosi
difese anch'esse con tenacia, non ne facevano parte.
Tra le
città della terza classe vi erano: Acesta, Agira, Agrigento, Alunto
(San Marco d’Alunzio), Amestrato.(Mistretta), Apollonia (Pollina), Assoro,
Calatte, Capizzi, Catania, Cefalù; Cetara (poco lontano da Palermo), Eloro
(a sud di Siracusa), Enguio (Nicosia); Enna; Entella, Eraclea, Erbita
(vicino Nicosia), Etna, Gela, Ibla, Ieta, Imacara, Ina, Lentini, Lipari,
Mene, Mityca (Modica), Morganzia, Petra, Schera, Solunto, Terme, Tindari,
Tissa.
Le città della quarta classe erano: Siracusa, Trapani, Erice, Lilibeo,
Adrano, Acre, Agatino, Bidis, Caciro, Camarina, Echetla, Erbessa, Ergezio,
Galaria, Hippana, Macella, Megara, Mile, Mitistrato, Noe, Paropo, Selinunte,
Semelitani, Tiracia, Triocala. |