L'impero romano ha lasciato alle popolazioni
conquistate molto sotto tutti i punti di vista. La sua cultura, le sue
leggi, la sua architettura, la sua lingua. Nel periodo delle sue conquiste
molte erano le popolazioni, molte le lingue, molte le leggi, molte le
usanze. L'impero romano ha catalizzato le differenze in un unica cultura,
anche se per un periodo definito.
La Sicilia poliglotta e frammentata socialmente e politicamente, una volta
conquistata, con la libertà sembra perdere la sua stessa ricchezza. Un passo
indietro? Con il dominio di Roma, non esistono più i greci, i fenici, i
cartaginesi, i sicani, i siculi, gli elimi. Iniziano ad esistere, così
coercizzati, i siciliani e, perchè no, gli italiani, nel resto della
penisola. Nasce la lingua siciliana, nasce l'identità d'essere un unico
popolo. Agli inizi la Sicilia, coinvolta dagli interessi romani del momento,
ha una grande importanza, perdurando la Repubblica. Quando Roma si trasforma
in un regime monarchico imperiale
(la grande Roma degli imperatori), l'isola perde la sua centralità per
divenire "provincia", una delle tante. Al crollo dell'Impero Romano qualcosa
rimane: la propria identità di siciliani. |