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LA SICILIA ROMANA
Bullet7blu.gif (869 byte) Le motivazioni della conquista
Bullet7blu.gif (869 byte) Le cause della prima guerra punica
Bullet7blu.gif (869 byte) La prima guerra punica
Bullet7blu.gif (869 byte) La seconda guerra punica
Bullet7blu.gif (869 byte) La terza guerra punica
Bullet7blu.gif (869 byte) Una nuova piramide sociale
Bullet7blu.gif (869 byte) "Il granaio di Roma"
Bullet7blu.gif (869 byte) Le guerre servili
Bullet7blu.gif (869 byte) Le città di prima e seconda classe
Bullet7blu.gif (869 byte) Le città di terza e quarta classe
  Bullet7blu.gif (869 byte) La Sicilia e la cittadinanza romana
Bullet7blu.gif (869 byte) Cicerone e la Sicilia
Bullet7blu.gif (869 byte) I grandi scrittori romani e la Sicilia
Bullet7blu.gif (869 byte) L'architettura romana in Sicilia
Bullet7blu.gif (869 byte) La cultura letteraria e filosofica
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Bullet7blu.gif (869 byte) Il lascito di Roma
Bullet7blu.gif (869 byte) Ville romane in Sicilia
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    LA SICILIA TRA ROMA E CARTAGINE 
   
Una volta conquistata,
   con la libertà sembra perdere la
   sua stessa ricchezza.
   Un passo indietro? Scopriamolo.
 

Per saperne di più  

   
   
 
    La seconda guerra punica    
     
     

 
 
Resti delle antiche mura greche, con posterla, fatte costruire nel 402/397 a.C. da Dionisio il Vecchio a Siracusa

 

Giovanni Dall'Orto - 17 Ottobre 2008

 
 
 

da Wikimedia Commons

 

Nella seconda guerra punica la Sicilia appare defilata dal contendere, che interessò soprattutto la Spagna e il territorio italiano. L'avanzata di Annibale e dei suoi elefanti (con le sue vittorie al Trasimeno e a Canne), ebbe, però, termine solo quando i romani sul fronte sud non conquistarono la Sicilia. Molte infatti, erano state le defezioni di città siciliane che, alleate con Roma, passarono dalla parte dell'avversario. La stessa Siracusa, che con re Ierone II si mantenne filoromana, con la sua morte e la salita al potere del nipote quindicenne Ieronimo, passò dalla parte di Cartagine. Roma si rese conto che il ritorno dei nemici su territorio siciliano (sollecitato dallo stesso Annibale), rischiava di prendere a tenaglia la città. Furono inviati due consoli, uno contro Annibale in Italia e l’altro (Claudio Marcello ) contro Siracusa in Sicilia.
Il console Claudio Marcello nella riconquista della Sicilia, non risparmiò atrocità e massacri. Alcune città, come Megara Iblea, furono rase al suolo (alcune successivamente furono in seguito ricostruite, altre sconparvero per sempre) e la loro popolazione fu venduta come schiava. Ad Henna (l'attuale Enna) i cittadini riuniti in piazza a consiglio vennero massacrati senza pietà.
Siracusa, la vera perla del Mediterraneo, una delle più grandi, più belle, più rinomate e ammirate città greche, assediata da terra e dal mare, grazie anche al genio di Archimede, resistette a lungo. Lo smacco per il console romano fu grande. Conquistata alla fine grazie al tradimento, fu messa a ferro e a fuoco dai soldati romani, lasciati liberi di qualsiasi efferatezza dallo stesso Claudio Marcello.

 

Come abbiamo detto, la vittoria di Roma contro le città ribelli siciliane ebbe un effetto decisivo sulla guerra. Il pericolo di un'invasione del territorio cartaginese da parte dell'avversario, che poteva ora contare sul vantaggio strategico di avere un punto di partenza favorevolissimo per farlo, consigliò il ritorno di Annibale a Cartagine e la fine della seconda guerra punica.

 
 
 

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