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LA SICILIA ROMANA
Bullet7blu.gif (869 byte) Le motivazioni della conquista
Bullet7blu.gif (869 byte) Le cause della prima guerra punica
Bullet7blu.gif (869 byte) La prima guerra punica
Bullet7blu.gif (869 byte) La seconda guerra punica
Bullet7blu.gif (869 byte) La terza guerra punica
Bullet7blu.gif (869 byte) Una nuova piramide sociale
Bullet7blu.gif (869 byte) "Il granaio di Roma"
Bullet7blu.gif (869 byte) Le guerre servili
Bullet7blu.gif (869 byte) Le città di prima e seconda classe
Bullet7blu.gif (869 byte) Le città di terza e quarta classe
  Bullet7blu.gif (869 byte) La Sicilia e la cittadinanza romana
Bullet7blu.gif (869 byte) Cicerone e la Sicilia
Bullet7blu.gif (869 byte) I grandi scrittori romani e la Sicilia
Bullet7blu.gif (869 byte) L'architettura romana in Sicilia
Bullet7blu.gif (869 byte) La cultura letteraria e filosofica
Bullet7blu.gif (869 byte) Miteco, siculus coquus
Bullet7blu.gif (869 byte) Il lascito di Roma
Bullet7blu.gif (869 byte) Ville romane in Sicilia
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    LA SICILIA TRA ROMA E CARTAGINE 
   
Una volta conquistata,
   con la libertà sembra perdere la
   sua stessa ricchezza.
   Un passo indietro? Scopriamolo.
 

Per saperne di più  

   
   
 
    Le guerre servili    
     
     

 
 
Anfiteatro romano di Catania, in Piazza Stesicoro.

 

Giovanni Augulino - 14 Febbraio 2007

 
 
 


da Wikimedia Commons

 
Che ci fosse del malessere per simili trattamenti lo dimostra lo scoppio di quelle che vengono chiamate "guerre servili" per il fatto che furono combattute tra Roma e schiavi ribelli, e si svolsero proprio in Sicilia,

Prima guerra servile (dal 135 a. C. al 132 a. C.). La rivolta fu capitanata da Euno, che si riteneva un profeta, e Cleone di Cilicia.
Seconda guerra servile (dal 104 a. C. al 103 a. C.). La nuova sollevazione fu guidata da Atenione e Trifone.

Con la distruzione di Cartagine e di Corinto
le popolazioni delle rispettive città erano state ridotte in schiavitù. Venduti un pò ovunque nel Mediterraneo, ma soprattutto sul mercato di Delo, venivano acquistati per il lavoro nei grandi latifondi italici. Il lavoro in agricoltura era massacrante, la condizione di schiavitù era massacrante e innaturale per persone che fino ad allora erano libere e dipendenti solo dalla propria volontà. A dimostrazione dell'assurdità della condizione di schiavo c'è che veniva esercitato l’allevamento di schiavi, come se fossero bestie, per poi rivenderli sui vari mercati e ricavarne del profitto.
La popolazione siciliana che non viveva più come al tempo dei greci, dominata dal potere di Roma, e coercizzata nella propria volontà, e gli schiavi giunti dalle nuove conquiste romane, creò una miscela esplosiva che non poteva non deflagrare. Due guerre servili scoppiarono nella seconda metà del II secolo a. C. Le aree interne dell'isola (dove vivevano i Sicani e i Siculi) si ribellarono al potere di Roma. Le rivolte, anche se le coltivazioni maggiori erano di proprietà romana,.ebbero origine nei latifondi posseduti da siciliani. Ovviamente, l'esito fu negativo. Il loro svolgimento viene narrato da Posidonio (trascritto successivamente da Diodoro).
 
 
 

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