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LA SICILIA ROMANA
Bullet7blu.gif (869 byte) Le motivazioni della conquista
Bullet7blu.gif (869 byte) Le cause della prima guerra punica
Bullet7blu.gif (869 byte) La prima guerra punica
Bullet7blu.gif (869 byte) La seconda guerra punica
Bullet7blu.gif (869 byte) La terza guerra punica
Bullet7blu.gif (869 byte) Una nuova piramide sociale
Bullet7blu.gif (869 byte) "Il granaio di Roma"
Bullet7blu.gif (869 byte) Le guerre servili
Bullet7blu.gif (869 byte) Le città di prima e seconda classe
Bullet7blu.gif (869 byte) Le città di terza e quarta classe
  Bullet7blu.gif (869 byte) La Sicilia e la cittadinanza romana
Bullet7blu.gif (869 byte) Cicerone e la Sicilia
Bullet7blu.gif (869 byte) I grandi scrittori romani e la Sicilia
Bullet7blu.gif (869 byte) L'architettura romana in Sicilia
Bullet7blu.gif (869 byte) La cultura letteraria e filosofica
Bullet7blu.gif (869 byte) Miteco, siculus coquus
Bullet7blu.gif (869 byte) Il lascito di Roma
Bullet7blu.gif (869 byte) Ville romane in Sicilia
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    LA SICILIA TRA ROMA E CARTAGINE 
   
Una volta conquistata,
   con la libertà sembra perdere la
   sua stessa ricchezza.
   Un passo indietro? Scopriamolo.
 

Per saperne di più  

   
   
 
    Le cause della prima
    guerra punica
   
     
     

 
 

Il meraviglioso stretto di Messina, foto scattata dalla panoramica.

 

MarcoCrupi - 23 Febbraio 2009

 
 


da Wikimedia Commons

 

In un certo modo le guerre contro Cartagine ebbero inizio sommessamente.
I Mamertini di Messina,
mercenari campani già insediati ad Entella, passarono lo stretto conquistando l'antica città greca di Zancle, rinominata da allora Messena. Poichè erano usi compire scorrerie nei territori interni, furono attaccati dai siracusani, regnando Gerone II. I Mamertini chiesero protezione ai Cartaginesi, già presenti in Sicilia nella sua parte occidentale. Evidentemente l'ingerenza cartaginese si dimostrò assai ingombrante , la soluzione peggiore del male. Fu facile, nel tentativo di trovare nuova protezione, rivolgersi verso l'altra sponda dello Stretto, dove era insediato, a Reggio, un presidio romano. I romani ne approfittarono per passare in sponda siciliana senza colpo ferire. Nel 264 a. C. ebbero perciò le ostilità con Cartagine. Confidando nella forza del loro esercito di terra, e sottovalutando le operazioni sul mare, si scontrarono con quello cartaginese, che per forza non era da meno.Giunti in terra siciliana molte città precedentemente alleate a Cartagine passarono dalla parte di Roma. Regnava in Sicilia una confusione tale che lo stesso Gerone II, valutando militarmente i romani superiori, finì per chiedere ad essi la pace, accettando in toto le loro condizioni.

"Decise allora, in seguito a tali considerazioni, di scegliere il loro partito e mandò ambasciatori ai consoli, con proposte di pace e di amicizia. I Romani le accettarono [e] conclusero un patto a condizione che il re restituisse i prigionieri senza riscatto, con l’aggiunta di cento talenti d’argento e dopo d’allora i Romani considerarono i Siracusani amici e alleati”. (
Polibio)

 
 
 

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