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LA SICILIA ROMANA
Bullet7blu.gif (869 byte) Le motivazioni della conquista
Bullet7blu.gif (869 byte) Le cause della prima guerra punica
Bullet7blu.gif (869 byte) La prima guerra punica
Bullet7blu.gif (869 byte) La seconda guerra punica
Bullet7blu.gif (869 byte) La terza guerra punica
Bullet7blu.gif (869 byte) Una nuova piramide sociale
Bullet7blu.gif (869 byte) "Il granaio di Roma"
Bullet7blu.gif (869 byte) Le guerre servili
Bullet7blu.gif (869 byte) Le città di prima e seconda classe
Bullet7blu.gif (869 byte) Le città di terza e quarta classe
  Bullet7blu.gif (869 byte) La Sicilia e la cittadinanza romana
Bullet7blu.gif (869 byte) Cicerone e la Sicilia
Bullet7blu.gif (869 byte) I grandi scrittori romani e la Sicilia
Bullet7blu.gif (869 byte) L'architettura romana in Sicilia
Bullet7blu.gif (869 byte) La cultura letteraria e filosofica
Bullet7blu.gif (869 byte) Miteco, siculus coquus
Bullet7blu.gif (869 byte) Il lascito di Roma
Bullet7blu.gif (869 byte) Ville romane in Sicilia
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    LA SICILIA TRA ROMA E CARTAGINE 
   
Una volta conquistata,
   con la libertà sembra perdere la
   sua stessa ricchezza.
   Un passo indietro? Scopriamolo.
 

Per saperne di più  

   
   
 
    Le città di prima
    e seconda classe
   
     
     

 
 
L'Odeon romano di Taormina

 

Giovanni Dall'Orto - 30 settembre 2006

 

 
 
 

da Wikimedia Commons

 

Dopo la presa della Sicilia, per organizzare il sistema dei tributi per Roma, le città siciliane vennero divise in quattro classi. Le 68 città, ai tempi di Cicerone, furono così divise: 3 nella prima, 5 nella seconda, 35 nella terza e 25 nella quarta.

Della prima classe facevano parte solo Messina, Taormina e Noto. Esse avevano stipulato un patto federativo con Roma e per questo patto erano immuni da qualsiasi tipo di tributo, anche se si mantenevano gli obblighi militari in caso di guerra. La federazione con Roma era stimata titolo onorifico e di privilegio, anche se non venivano considerate città romane a tutti gli effetti, come capitava per molte città italiote. Questa diversificazione venne cancellata diversi secoli dopo. Le tre città, tuttavia, potevano gestire il loro territorio liberamente senza oblighi di nessun tipo (lo potevano, però, coltivare solo gli abitanti del luogo e non i forestieri).

Nella seconda classe vi erano cinque città: Palermo, Segesta, Centuripe, Alice e Alesa. Dette immuni e libere, pur non potendosi pregiare di un patto federativo come quelle di prima classe, erano nel trattamento sullo stesso livello. Il
foedus (il patto di alleanza federativa con Roma) che avevano stipulato le prime tre era un privilegio, e se le città della seconda classe potevano usufruire del trattamento delle altre era solo per generosa concessione del Senato, e del Popolo Romano. Anch'esse erano immuni da tributi, sempre con gli obblighi militari in caso di guerra, anch'esse potevano considerarsi proprietarie, a tutti gli effetti, del terreno circostante la loro città (lo potevano coltivare solo con gli abitanti del luogo e non i forestieri).

 
 
 

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