sailko - 1 Febbraio 2009 |
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Come è facile osservare la Sicilia ha geograficamente forma di triangolo. Questa sua conformazione le valse l'antico nome di Trinàcria (greco Trinakría; latino Trinacria), con esplicito riferimento alle sue tre cuspidi, rappresentate dagli odierni Capo Boeo (o Lilibeo) a W, Punta del Faro (o capo Peloro)) a NE e Capo Isola delle Correnti a SE. Il nome di Trinàcria fu utilizzato da Omero nell’Odissea, ma anche dagli storici Antioco da Siracusa, Timeo da Taormina e dallo stesso Tucidide. I Romani invece tradussero il nome Trinacria in Trìquetra, che significa appunto «triangolare».La Sicilia fu indicata nell’antichità anche come «l’isola del Sole». Il simbolo dell’Isola rappresenta, infatti, un volto attorniato da raggi solari. Dal VII secolo avanti Cristo il volto fu circondato da tre gambe, che pur simulando i raggi del sole, rappresentano verosimilmente i tre punti estremi dell’Isola. In periodo romano, invece, per indicare la fertilità dell’Isola furono aggiunte delle spighe, come è possibile notare nei mosaici romani di Marsala e di Tindari. A questo proposito varrebbe ricordare il mito di Cerere, dea delle messi, e il ratto di Proserpina. In realtà però, fin
dall’inizio, il volto assunse un riferimento alla Gorgone anguicrinita
(cioè dalle chiome fatte o intrecciate di serpi), questo
probabilmente al fine di incutere terrore ai nemici. |
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