Ruggero è il personaggio misterioso legato
alla leggenda del nome Furnari, paese in provincia di Messina. Ancora oggi
lo stemma del comune mostra un levriero in campo
rosso, col motto
Finché venga.
Durante la campagna
militare del conte Rugero, fu ospitato in incognito nella masseria di un
certo Antonio Furnari da Tripi (comune anch'esso della provincia di
Messina).
Al momento di ripartire, il misterioso personaggio affidò al Furnari un suo
prezioso levriero che era ammalato. Gli promise che lo avrebbe ripreso
quando sarebbe tornato entro l'anno alla masseria, e di ciò l'avrebbe
ricompensato. L'uomo che non era diffidente, curò con molto amore il cane,
anche se i mesi passavano, tra la derisione dei suoi amici.
In effetti Ruggero, ultimata la conquista della Sicilia, tornò dal brav'uomo
che lo aveva aspettato fiducioso e lo nominò signore di quella contrada
della provincia di Messina, che a tutt'oggi si chiama Furnari.
Sempre Ruggero, eroe pluricitato dalle
leggende normanne, è legato alla frazione di
Santa Maria la Strada, che fa parte del
comune di Giarre, in provincia di Catania. La frazione deve il nome ad una
piccola chiesa, così denominata poichè è posta lungo la strada (oggi la
statale 114) che collegava Catania a Messina. Nel borgo etneo i saraceni
attendevano in forze l'arrivo dei normanni. Quando le truppe di Ruggero
arrivarono nella località nessuno però li attendeva: al loro arrivo gli
arabi si erano ritirati lasciandoli padroni della zona, senza colpo ferire.
Fu in questa circostanza che Ruggero fece erigere la chiesa ed un pozzo,
noto come «il pozzo di Ruggero». |